SLITTA LA SENTENZA DELLA FRANCIA SULL’ESTRADIZIONE DEI BRIGATISTI ITALIANI
Si è chiusa l’udienza a Parigi ma la decisione slitta ancora una volta: la sentenza sull’estradizione dei 10 ex brigatisti rifugiati in Francia arriverà solo il 28 marzo prossimo. Al termine della seduta cominciata alle 9:30 al Palazzo di Giustizia di Parigi, l’avvocato generale francese ha annunciato che le sentenze verranno annunciate solo a fine marzo.
Ricordiamo che tra i 10 ex terroristi vi è anche l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, condannato in Italia come uno dei mandanti dell’omicidio del commissario Calabresi. Pare che tra i motivi per l’ulteriore slittamento della sentenza vi sarebbe la consegna di altri documenti fatta dai legali difensori di alcuni dei 10 ex Br cercati e attesi da decenni dalla giustizia italiana. (agg. di Niccolò Magnani)
ATTESA ESTRADIZIONE DEI BRIGATISTI ITALIANI IN FRANCIA
E’ attesa nella giornata di oggi la decisione della Corte di cassazione di Parigi in merito all’estradizione verso l’Italia degli ex terroristi delle brigate rosse, nonchè di altre sigle sovversive italiane, che da quarant’anni sono rifugiati in Francia. Una condizione, ricorda La Verità nella sua edizione di oggi, favorita dalla cosiddetta “dotrina Mitterrand”, che ha permesso di accogliere oltralpe ex terroristi purchè gli stessi non fossero autori o complici di reati di sangue e che avessero abbandonato le armi. Purtroppo tale dottrina ha trovato una vasta interpretazione e alla fine in Francia si sono rifugiati figure come Narciso Manenti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di un carabinieri nel 1979, ma anche Roberta Capelli, Marina Petrella e Sergio Tornaghi, tutti ex brigatisti condannati al carcere a vita.
Per Giovanni Alimonti e Enzo lvitti nonchè Giorgio Pietrostefani, la condanna va invece dagli 11 ai 18 anni. Insomma, personaggi che forse non rientrano nell’idea alla base dell’ex presidente francese e che dovrebbero quindi essere in Italia dietro le sbarre. La prima udienza in Cassazione si era tenuta il 5 maggio del 2021, ricorda ancora La Verità, poi a giugno 2022, la Chambre d’Instruction della corte di Parigi si era espressa contro l’estradizione italiana e per giustificare tale scelta i giudici avevano invocato il diritto alla privacy personale e familiare dei 10 rifugiati attualmente oltre le Alpi.
BRIGATISTI RIFUGIATI IN FRANCIA, OGGI SI ESPRIME IL TRIBUNALE DI PARIGI: CI SARA’ ANCHE DELEGAZIONE ITALIANA
Oggi cosa accadrà? Difficile saperlo fatto sta che oggi a Parigi ci sarà anche una delegazione composta da un ex deputato leghista, Daniele Belotti, nonchè Cristian Bertoli, vicesindaco di Telgate, paese Natale di Manenti. Belotti ha detto di sperare «che venga messa fine alla vergognosa protezione politica a questi assassini da parte della Francia».
Davanti al palazzo di giustizia parigino verrà mostrato uno striscione con scritto «L’Italie veut justice»: l’Italia vuole giustizia. Secondo La Verità, oggi Macron potrebbe “mollare” i detenuti: non ci resta che attendere le prossime ore.