La Commissione dell’Ue ha bocciato la proposta sull’etichetta anti spreco per i cibi. Essa, come riportato da Ansa, era stata sviluppata nell’ambito della strategia Farm to Fork del 2020 e prevedeva l’inserimento della dicitura “spesso buono oltre” per evidenziare la possibilità di consumare alcuni prodotti acquistati al supermercato anche successivamente alla data di scadenza riportata nella confezione.
“La maggior parte dei consumatori non comprende appieno la distinzione attuale tra le etichette ‘da consumare entro’, come indicatore di sicurezza, e ‘da consumarsi preferibilmente entro’ (presenti anche in Paesi diversi dall’Italia, ndr), come indicatore di qualità”, avevano sottolineato i vertici dell’Unione. La proposta pensata contro gli sprechi alimentari, tuttavia, non ha convinto i membri, che hanno chiesto nuove valutazioni in merito. Uno dei nodi da sciogliere è quello relativo alle diversità linguistiche. In alcuni casi la dicitura risulterebbe efficace, mentre in altri poco incisiva o addirittura incomprensibile. La presentazione è dunque slittata a data da destinarsi.
Etichetta anti spreco: proposta Ue bocciata, cosa succede
La proposta di introduzione dell’etichetta anti spreco per gli alimenti tuttavia non verrà sicuramente messa da parte. È dal 2015, infatti, che l’Ue tenta di apportare delle misure utili ad evitare che i consumatori buttino nella spazzatura del cibo ancora buono. Il team di Ursula von der Leyen vuole però evitare conflitti inter-istituzionali e punta a mettere d’accordo tutti i Paesi membri. Non sarà semplice in virtù delle differenze linguistiche, ma il lavoro continuerà nei prossimi mesi. In tal senso, verranno predisposte anche delle ricerche sul campo e delle campagne di sensibilizzazione per informare meglio la popolazione.
I revisori del Lussemburgo, da parte loro, si sono dimostrati critici nei confronti di quanto sta accadendo. “Ridurre al minimo i rifiuti è fondamentale se si vuole che l’Ue utilizzi efficientemente le risorse e raggiunga gli obiettivi ambientali del Green Deal, ma finora le azioni intraprese dall’Ue sono state inefficaci”, hanno affermato.