L’Etna torna a risvegliarsi e nelle scorse ore ha regalato un vero e proprio spettacolo, senza fortunatamente creare danni. Nella notte fra giovedì 10 e venerdì 11 febbraio, il noto vulcano siciliano si è destato dal torpore, eruttando lava, per una scena quasi da cartolina e visibile a decine di chilometri di distanza. Dopo una serie di eruzioni la montagna vulcanica si è “riaddormentata”, ma nel frattempo lo show è stato immortalato da moltissime persone che sui social hanno pubblicato scatti e video, alcuni davvero impressionanti.



Come scrive TgCom24.it, l’attività del cratere di sud est è passata da stromboliana a fontana di lava con l’emissione di una nube di cenere lavica alta circa 8 chilometri, e che si è poi dispersa nel settore occidentale dello stesso vulcano. L’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nonché l’Osservatorio etneo, hanno confermato che “l’ampiezza media del tremore dei condotti magmatici interni – scrive TgCom24 – dopo aver raggiunto valori molto elevati intorno alle 22, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello medio”.



ERUZIONE ETNA: TUTTI I DETTAGLI TECNICI FORNITI DALL’INGV

L’eruzione dell’Etna è stata localizzata nella zona del cratere di sud est, ad un’altezza di circa 2.900-3.000 metri sopra il livello del mare, e anche l’attività infrasonica ha raggiunto dei valori molto elevati. Durante l’eruzione l’Ingv ha emesso un’allerta per il volo, ma fortunatamente l’attività vulcanica non ha impattato con l’operatività dell’aeroporto internazionale di Catania, che è rimasto sempre attivo senza segnalare particolari problemi.

In merito al materiale piroclastico emerso dal cratere, stando all’Ingv sono stati di tre tipi, e i primi due si sono spostati per centinaia di metri in direzione della Valle del Bove, mentre il terzo si è diretto a sud, percorrendo anch’esso alcune centinaia di metri. L’eruzione, vista la sua spettacolarità e tenendo conto del fatto che si è verificata di notte, durante il buio, é stata visibile da Catania, Taormina e dalle isole Eolie.