Samuel Eto’o è accusato di avere truccato delle partite in Camerun, dove dal 2021 è presidente della Fecafoot, la Federazione calcistica locale. Le accuse arrivano dall’ex vicepresidente Henry Njalla Quan Junior, il quale ha inviato dei documenti che lo incastrerebbero al Comitato Etico della FIFA e al quotidiano sportivo The Athletic. In particolare, tra questi ci sarebbero alcuni audio inviati su Whatsapp.



La partita a cui si fa riferimento è quella tra Njalla Quan Sports Academy (NQSA) e Kumba City FC, che nella denuncia è stata definita come “la più scandalosa nella storia dell’umanità”. Il motivo è da ricondurre al fatto che, secondo indiscrezioni fornite da una fonte che è voluta rimanere anonima, Samuel Eto’o sarebbe durante l’intervallo entrato in contatto con gli arbitri per dire loro come avrebbero dovuto comportarsi. Il colloquio sarebbe avvenuto, nel dettaglio, per telefono, in vivavoce. Le decisioni del direttore di gara nella ripresa hanno fatto sì che la squadra perdente terminasse la partita in 8. L’accusa non esclude che possano esserci stati altri casi simili.



Eto’o accusato di truccare partite in Camerun: la giustificazione

Le prove principali per cui Samuel Eto’o è accusato di avere truccato delle partite in Camerun consistono in un audio di 11 minuti in cui l’ex calciatore, attraverso il suo collaboratore Valentine Nkwain, rassicura quello che potrebbe essere un membro della dirigenza del Kumba City che “ci sono cose che possiamo fare” e che “possiamo occuparci di tutto questo”, invitandolo però a essere molto “discreto”. In più, ci sarebbero anche messaggi e mail di questo genere.

Samuel Eto’o, da parte sua, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha rigettato le accuse. “Stavo parlando con un amico, qualcuno che investe nel calcio e vuole rendere il suo club uno dei migliori in Camerun. L’ho solo rassicurato dicendo che avrei fatto tutto il possibile per evitare qualsiasi errore arbitrale contro di lui”, ha affermato. Adesso però si trova nei guai. La Federazione Calcistica Africana, nonostante ciò, ha comunicato che l’ex calciatore “è presunto innocente fino a quando un organo giudiziario appropriato non concluderà diversamente” e che quindi non saranno presi provvedimenti prima della chiusura delle indagini.