In vent’anni di sacerdozio non aveva mai negato la comunione a nessuno che si fosse presentato davanti all’altare. E’ quello che racconta don Davide Smiderle, sacerdote a Chiasso in provincia di Torino. E’ successo che durante l’omelia che il sacerdote stava dicendo durante la messa di domenica scorsa, racconta il quotidiano La Stampa, una persona, un anziano, ha gridato che papa Francesco è un eretico. La folla presente è rimasta sbigottita, don Davide ha proseguito senza cercare di scomporsi. Poi, al momento della comunione, l’uomo si è presentato davanti a lui per ricevere l’ostia consacrata. Ma a quel punto don Davide si è rifiutato di dargliela rimandandolo a sedersi. Sembra che l’uomo abbia esclamato le sue parole nel momento in cui il sacerdote stava invitando i fedeli presenti a pregare per la Chiesa e per Papa Francesco, impegnato nel delicato confronto durante il Sinodo per l’Amazzonia. Sinodo che, soprattutto tra i cattolici tradizionalisti, ha sollevato polemiche anche furiose contro il papa e la Chiesa. Al termine della messa il sacerdote ha spiegato che chi contesta il papa deve prima riconciliarsi con la Chiesa. La Chiesa condanna molto pesantemente chi contesta il papa, incitare all’odio verso di lui è ad esempio considerato se non il peccato più grave, uno dei più gravi. San Tommaso disse che “ai peccatori manifesti non si deve dare la santa comunione, neanche se la chiedono”. C’è poi il caso dei cosiddetti peccatori occulti, coloro che tengono dentro di loro le colpe e che il sacerdote non può conoscere. A questo proposito Sant’Agostino scrisse che “Noi non possiamo escludere nessuno dalla comunione, se non nel caso che abbia spontaneamente confessato la sua colpa, o sia stato processato e condannato da un tribunale ecclesiastico o civile”.



IL CASO DI JOE BIDEN

Ad esempio, nessun prete può sapere se una persona che si presenta davanti a lui è un divorziato, persone che sono escluse dal ricevere l’eucarestia. O peggio, un assassino. Contemporaneamente, dall’altra parte dell’oceano, è successo un fatto analogo con presupposti diversissimi. L’ex vicepresidente americano Joe Biden, attualmente in corsa con il partito democratico per l’elezione alla Casa Bianca, cattolico praticante, si è visto negare anche lui la comunione durante una messa nel South Carolina. Motivo? La posizione pro aborto dell’uomo politico. Il prete, dopo l’episodio, ha rilasciato un commento ufficiale: “La Santa Comunione significa che siamo uno con Dio, l’altro e la Chiesa. Le nostre azioni dovrebbero riflettere questo. Ogni personaggio pubblico che sostiene l’aborto si colloca al di fuori dell’insegnamento della Chiesa”. In realtà, Biden ha una posizione alquanto ambigua. Durante un dibattito politico, ha detto di essere personalmente contrario all’aborto, ma che non cercherà mai di imporre la propria volontà alle donne, lasciandole cioè libere di abortire se lo ritengono necessarie. Sono esempi che la dicono lunga delle problematiche che vivono molti cattolici nella società odierna e di fronte alle quali la Chiesa non ha ancora assunto una posizione precisa.

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