Sono tra i gruppi musicali più eclettici e rivoluzionari del panorama indie e non solo: stasera, gli Eugenio in Via Di Gioia, giovane band torinese composta da Eugenio Cesaro, Emanuele Via, Paolo Di Gioia e Lorenzo Federici, saranno ospiti di Una storia da cantare per rendere omaggio a colui che – dopo il loro esordio al Festival di Sanremo – non ha potuto fare a meno di notarli e riservare loro una ‘menzione d’onore’ sul suo profilo Facebook. Stiamo parlando di Adriano Celentano, a cui la puntata è dedicata: “Gli Eugenio in Via Di Gioia”, ha scritto il Molleggiato, “hanno aperto la gara con una sorprendente esibizione, una canzone gioiosa, fresca e fin troppo avanti per la malsana aria che si respira nelle gare canore”. La prematura esclusione di Eugenio & co. non è proprio andata giù a Celentano, il quale ha commentato: “Persino io, che non riesco a invecchiare, sono rimasto colpito dalla spumeggiante esibizione dei quattro ‘Eugenio’ e la giuria cosa fa? Li boccia”.



Gli Eugenio in Via Di Gioia bocciati a Sanremo

Poco male: dopo l’uscita di scena a Sanremo 2020, che hanno aperto e anche chiuso con l’ultimissima esibizione dell’Altro Festival, gli Eugenio in Via Di Gioia hanno avuto modo di rifarsi. La loro uscita di scena si è rivelata per certi versi ancor più clamorosa e foriera di incontri (professionali e non) di una ipotetica (scontata?) vittoria. Profetiche, in questo senso, le parole di incoraggiamento di Celentano: “Non preoccupatevi, ragazzi! È successo anche a me con Il ragazzo della via Gluck che fu bocciata due volte: dalla giuria e dai giornalisti che avevano la possibilità di ripescare una delle canzoni bocciate per riammetterle in gara”. Da ricordare che, la sera dopo la bocciatura, i quattro sono stati richiamati sul palco per ritirare il Premio della Critica Mia Martini. Un ‘premio di consolazione’, più per la giuria che per loro, in preda forse a qualche rimorso per non averne riconosciuto subito i meriti artistici.



La risposta degli Eugenio in Via Di Gioia ad Adriano Celentano

La risposta degli Eugenio in Via Di Gioia ad Adriano Celentano non si è fatta attendere. Il post, scritto sotto forma di lettera, reca la firma di “EugenioEmanuelePaoloeLorenzo”: “Caro Adriano, questa è una lettera aperta per te. Perchè leggere le tue parole ha superato davvero ogni aspettativa di gara, premio e risultato. Siamo davvero commossi. Tantissimo è l’impegno che mettiamo tutti i giorni in ciò che facciamo, tantissima è la fiducia negli ideali e nella musica. E tu sei Maestro per le parole, per l’animo, per il ballo, l’azione, l’ironia, le smorfie così cariche di senso… per la Musica. Forse siamo proprio noi quei ragazzi di cui parli in Via Gluck. E qui ora ci sono tutte le cose che non avevamo avuto mai, ci laviamo in casa, tra case su case surriscaldate, carrozze silenzio e ancora catrame e ancora cemento. Là dove c’era l’erba ora c’è la nostra memoria esterna a risparmio energetico”. Una specie di poesia, la loro, scritta combinando i versi di Via Gluck e la loro, di Via, che in fondo non è altro che lo sbocco inevitabile di quel sentiero – rigorosamente rurale – tracciato qualche anno fa dal loro precursore.

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