Eugenio Scalfari a 98 anni d’età è ancora il numero uno

Eugenio Scalfari è un giornalista e scrittore considerato uno dei più grandi giornalisti italiani del XX secolo. Non solo, è il fondatore di La Repubblica. Tra le firme più importanti del giornalismo italiano, amato anche dai suoi nemici, Scalfari parlando del mestiere del giornalista scrisse quella che è diventata “la sua regola”: “questo crudele mestiere e il senso che se ne trae, hanno da poco a che spartire con la Eugenio Scalfari. Richiedono un carattere addestrato al combattimento, un’ambizione a vincere più che a soccorrere”.



Padre di due figlie: Donata e Enrica nel documentario “A Sentimental Journey” realizzato con la collaborazione di Anna Migotto rivelano: “è stato un papà ingombrante, narciso e super protettivo”. Durante il lockdown è nata l’idea di raccontare il proprio papà: “noi ti facciamo un ritratto, quello di due figlie che parlano del proprio padre, un uomo pubblico, visto dal privato”.



Eugenio Scalfari: “sono quasi al termine del mio viaggio”

In uno dei suoi editoriali, Eugenio Scalfari scriveva: “quando la memoria ritorna verso l’infanzia è perché il futuro si è raccorciato e la mente trova compenso allungando il passato all’indietro, il più indietro possibile”. Poetico e realista come lo è sempre stato, il fondatore de La Repubblica all’età di 98 anni si sente arrivato. “Io sono quasi al termine del mio viaggio, ma la salute del corpo e della mente è buona, la capacità di lavoro non è diminuita e la fantasia è sempre quella che mi ha tenuto compagnia per tanti anni, conducendomi a progettare il futuro e spingermi in nuovi sentieri da esplorare e percorrere. Eppure sento che il viaggio volge alla fine” – ha scritto.



Nel documentario – film a cui hanno collaborato le figlie Donata ed Enrica si parla anche di morte. “La morte? Non puoi farci pace, perché la morte c’è” dice il sommo giornalista che nel suo libro “Labirinto” l’ha chiamata Regina “perché è un qualcosa di sicuro per tutti e quando accade, arriva e ti tocca con un dito”. Una cosa è certa: Scalfai non ha paura della morte.