Eugenio Scalfari, 97 anni, giornalista, scrittore, direttore de “L’Espresso” e fondatore (e direttore per 20 anni) de “La Repubblica”, è stato raccontato dalle figlie Enrica (fotografa) e Donata (giornalista) sulle colonne di “Vanity Fair”. Le due donne hanno raccontato la sofferenza provata per via della doppia vita privata del loro genitore, che si era sposato nel 1950 con Simona de Benedetti, la loro madre, ma poi, sin dagli anni Settanta, ha vissuto alla luce del sole una relazione extraconiugale con Serena Rossetti, con cui è convolato a nozze dopo la morte della sua coniuge, avvenuta nel 2006.



“Da donna non l’avrei mai accettato – ha rivelato Donata –. Detto questo, non sento di dover perdonare nessuno, perché erano tre persone adulte che hanno scelto. E i miei genitori non ci hanno mai fatto sentire la mancanza di una famiglia”. Le ha fatto eco Enrica: “Mamma ha sofferto come un cane, ma non ce l’ha mai fatto pesare. I miei genitori stavano bene insieme, erano marito e moglie sotto tutti i punti di vista, padre e madre per noi”. Adesso, però, il rapporto con Serena, seconda moglie di Scalfari, è diverso: dopo le difficoltà iniziali, “si è appianato tutto” e “siamo contente che ci sia”.



EUGENIO SCALFARI, PARLANO LE FIGLIE: “A PRANZO C’ERA BERLINGUER”

Nel prosieguo della chiacchierata con Vanity Fair, le figlie di Eugenio Scalfari hanno rivelato che portare quel cognome ha pesato sul lavoro: “Di me tutti pensavano che lavorassi solo perché sono la figlia di Scalfari – ha rivelato Donata – e questo ha fatto sì che io, nella mia carriera, sia stata sempre un passo indietro, senza mai oltrepassare una linea”. Ci sono stati, però, anche risvolti positivi, come ha affermato Enrica: “Tornavi a casa da scuola e a pranzo c’era Enrico Berlinguer. Ma sul lavoro è vero che abbiamo dovuto fare il triplo per ottenere la metà”.



Infine, un “giudizio” da figlie sul genitore: “È stato un padre che ha cercato di non fare pesare il suo ruolo pubblico, che ci ha insegnato a superare le ansie attraverso la curiosità e l’allegria. Il suo insegnamento è che la vita è complicata, ma va vissuta con leggerezza”, ha sottolineato Enrica. Sua sorella Donata, invece, ha confessato di aver ricevuto da lui la capacità di coltivare una grande sicurezza in se stessa: “A 60 anni, posso dire che mi ha dato gli strumenti per vivere la vita”.