Ci avviciniamo alle fasi finali degli Europei 2020 ma tema caldissimo è la decisione della UEFA di confermare le semifinali e finali a Wembley, in Inghilterra, dove in questi giorni abbiamo assistito al brusco aumento dei contagi Covid dovuto alla diffusione della varante delta. Proprio ieri la massima autorità del calcio europeo con una nota ha risposto ai dubbi e alle perplessità di pubblico e autorità sull’opportunità di far disputare le ultime partite di Euro2020 a Londra, affermando sostanzialmente la volontà di “tirare dritto”: “Tutte le rimanenti partite di Euro 2020 si svolgeranno come programmato. Le misure di mitigazione adottate in ciascuna delle sedi di Euro 2020 sono completamente allineate con le normative decise dalle competenti autorità sanitarie locali”. Dunque, se pure i numeri legati al coronavirus e al rischio, fortissimo, che la curva dei contagi aumenti in seguito a questi eventi sportivi, destano preoccupazione, per la UEFA non si esce da quanto già previsto, affidandosi alle misure decise dalle autorità nazionali: “Le decisioni finali sul numero di spettatori che assisteranno alle partite e i requisiti di ingresso nelle nazioni ospitanti e negli stadi ricadono nella responsabilità delle autorità locali competenti, e la Uefa segue tassativamente tutte queste misure” prosegue il comunicato.



EURO 2020 E RISCHIO COVID: OMS E EUROPA HANNO PAURA

Dunque la UEFA per il momento, nonostante i dati allarmanti che arrivano dall’Inghilterra riguardanti i contagi da coronavirus per la varante Delta, non cambia programma e conferma che la fase finale degli Euro2020 si svolgerà regolarmente a Wembley nei prossimi giorni: decisione che ovviamente a scatenato un vespaio di polemiche. Nelle ultime ore sono arrivate in tal senso parole forti da parte del ministro dell’interno della Germania Seehofer, che ha definito il comportamento della UEFA come “assolutamente irresponsabile”, aggiungendo poi: “Ho il sospetto che ci sia un problema di tipo commerciale e ragioni del genere non dovrebbero prevalere sulla protezione della salute. Faccio appello all’organizzazione perché riveda la sua posizione”. Pure l’OMS ha espresso “preoccupazione”per la situazione, auspicando maggior controlli nelle città ospitanti della manifestazione. Da aggiungere che già nei giorni corso l’OMS avrebbe chiesto di “non allenatore le restrizioni” in occasione di Euro 2020 e che pure lo stesso presidente del consiglio italiano Mario Draghi si era fatto avanti, chiedendo che la finale venisse spostata in un paese dove la situazione relativa alla pandemia fosse migliore (e proponendo in tal senso l’Italia).

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