Uno strumento ulteriore per i pagamenti in valuta elettronica, fondamentale per combattere l’evasione: così Antonio Patuelli sull’euro digitale. Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, il presidente dell’Abi ha parlato della futura valuta emessa dalla Banca Centrale europea ed ha usato parole chiare: sarà «una svolta epocale».



«L’euro digitale è una innovazione positiva perché combatte le pseudovalute digitali e l’illecito», ha analizzato Antonio Patuelli: «Ora si preparano le valute istituzionali digitali: saranno le stesse unità cartacee ma circoleranno tecnologicamente, non attraverso i canali privati, bensì innanzitutto attraverso le banche centrali. Oggi, con l’euro fisico, si paga attraverso i canali interbancari, di soggetti privati».



ANTONIO PATUELLI SULL’EURO DIGITALE

Ciò che è opaco diventerà visibile con l’euro digitale secondo Antonio Patuelli, garantendo una nuova frontiera dei pagamenti elettronici, uno strumento di chiarezza. Il numero uno di Abi si è poi soffermato sul Salone dei pagamenti in programma dal 3 al 5 novembre 2021: «Di svolta. I Saloni antecedenti al Covid erano di constatazione: prendevano atto di una crescita dei pagamenti tecnologici, graduale e con l’Italia sempre arretrata rispetto ad altri Paesi d’Europa. Ora c’è stato un salto. Prima dell’esplosione della pandemia, l’Italia era quella che in Europa faceva meno bonifici, meno addebiti diretti, meno operazioni con carta di pagamento e anche meno assegni. Non era un problema di tecnologia, ma di abitudini e di timore della tracciabilità».

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