L’eurodeputata tedesca Pierrette Herzberger-Fofana ha denunciato in lacrime di essere stata vittima di violenze da parte della polizia belga per aver provato a documentare e denunciare le molestie perpetrate a suo dire da alcuni agenti nei confronti di due ragazzi di colore. La 70enne politica di origini maliane ed eletta al Parlamento Europeo nelle fila dei Verdi ha raccontato poche ore fa l’episodio di presunto razzismo che l’ha vista protagonista e che ha portato immediatamente il Presidente del consesso a chiedere di fare luce sull’accaduto. Infatti è stato lo stesso David Sassoli a chiedere alla Herzberger-Fofana di aprire la sessione plenaria dell’Europarlamento dedicata a George Floyd raccontando anche quanto accaduto alla stazione di Bruxelles. “Aggredita solo per il colore della pelle, è scandaloso” ha tuonato Sassoli che ha chiesto anche a Sophie Wilmès, primo ministro del Belgio, di rendere conto delle prevaricazioni da parte delle forze di polizia del suo Paese, chiedendole anche di “prendere misure immediate e necessarie per questo spiacevole episodio”.



EURODEPUTATA TEDESCA, “SU DI ME VIOLENZE DELLA POLIZIA BELGA PERCHE’…”

Nel resoconto della Herzberger-Fofana pare che l’eurodeputata tedesca si trovasse presso la stazione della capitale belga quando ha cominciato a documentare col proprio smartphone i maltrattamenti di nove agenti di polizia nei confronti di due giovani neri. “Sono stata prima sbattuta al muro e poi perquisita brutalmente” ha raccontato la 70enne dei Verdi, spiegando che gli agenti le hanno pure strappato il suo cellulare per via una foto che aveva scattato e quando ha detto loro di essere una europarlamentare non le hanno creduto e hanno pure cominciato a deriderla nonostante i tentativi di mostrare loro il suo pass. “Ah sì? E chissà cosa farà mai in Parlamento” sarebbe stata la sarcastica risposta di uno dei poliziotti, stupito forse dal suo abbigliamento o dal colore della sua pelle. Solo all’arrivo dell’automobile dell’istituzione UE gli uomini avrebbero smesso di maltrattarla, smettendo di intimidire anche una persona che in quel momento stava assistendo alla scena.



 

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