A distanza di quasi un anno dall’allontanamento della vecchia amministrazione del Gruppo Genoma, in data 17 maggio arriva l’ordinanza del Tribunale di Roma che conferma quanto lamentato da Genoma e delinea in modo chiaro i contorni delle condotte commesse a danno della stessa.

Il Tribunale di Roma ha infatti accertato in via cautelare la sussistenza di un illecito piano concorrenziale, ideato e posto in essere dall’ex ad dell’azienda, Francesco Fiorentino, dopo la vendita di Genoma srl al gruppo internazionale Eurofins nel 2017, in cooperazione con la società concorrente Genomica S.r.l.



In particolare, il Tribunale ha ritenuto provato che Francesco Fiorentino avrebbe “creato” ed utilizzato Genomica per aggirare il patto di non concorrenza dallo stesso sottoscritto ponendo in essere condotte volte a trasferire indebitamente a tale società parte della rete commerciale, della clientela e del personale di Genoma, mediante atti di concorrenza sleale per storno di dipendenti e di collaboratori che avrebbe commesso la stessa Genomica.



Tale condotta – secondo la ricostruzione operata nel provvedimento cautelare –  sarebbe stata altresì rinforzata dalla cooperazione di diversi altri soggetti, ex dipendenti del Gruppo, verso i quali sono stati conseguentemente pronunciati diversi ordini inibitori e rilevanti sanzioni in caso di violazione degli stessi. 

Eurofins Genoma è stata assistita da BonelliErede, che ha agito con i soci Marco Passalacqua e Massimo Merola e con il senior associate Domenico Paduano, e da Hi.lex, che ha agito con i soci Maurizio Traverso ed Emanuele Breggia.

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