Un Eurogruppo che a parole ribadisce di voler fare tutto il necessario per combattere la gravissima emergenza sanitaria ed economica che si sta abbattendo sull’Europa tramite il coronavirus, ma che nei fatti lascia ancora più “ombre” che concretezza: «L’Eurogruppo appoggia la proposta della Commissione Ue di non contabilizzare ai fini del deficit gli stabilizzatori automatici, i benefit a sostegno dei disoccupati, e tutte le misure temporanee in risposta al Covid-19», si legge nelle conclusioni dell’Eurogruppo tenutosi ieri pomeriggio alla presenza tra gli altri del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Le misure lanciate dall’Italia sotto forma di Decreto da 25 miliardi presto saranno “imitate” anche dagli altri Paesi, anche se resta il “nodo” del Patto di Stabilità che per il momento ancora non è stato sospeso: l’Eurogruppo ha fatto sapere di aver accolto con favore la possibilità di attivare la clausola di salvaguardia che sospende il PSC ma al momento ancora non è stato reso effettivo né calendarizzato.
EUROGRUPPO, IL MES PER ORA È RINVIATO MA..
Tramite il Presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno è arrivata anche l’importante “citazione” di Mario Draghi, quella stessa mancata pochi giorni fa dalla sua successora alla Bce Chistine Lagarde (con conseguente crollo delle Borse): «L’Eurogruppo è pronto a fare tutto il necessario (whatever it takes) per affrontare la sfida del coronavirus». L’Ue ha finora stanziato lì1% del pil Ue per dare flessibilità sul deficit ma non ha escluso definitivamente il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità) che in un primo momento era stato sospeso nella sua riforma dopo l’esplosione dell’emergenza coronavirus. «La crisi sarà seria, quindi la clausola generale di salvaguardia, che consente una deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all’obiettivo di medio termine, è lì per essere utilizzata. Le regole del patto di stabilità non intralceranno la nostra battaglia contro la malattia e le sue conseguenze», ha spiegato Centeno. In merito al Mes, ha poi aggiunto «c’è stato un rapidissimo aggiornamento sui punti tecnici che erano ancora aperti ma non c’è stata la conclusione che era inizialmente prevista». Come invocava Enrico Letta, il Fondo Salva Stati tanto criticato potrebbe essere davvero l’ipotesi con cui l’Europa aiuterà Italia e altri nella sfida al coronavirus, con il rischio però molto alto poi di avere tassi di interesse piuttosto alti nei prossimi anni e ritrovarsi in una situazione economica tutt’altro che “favorita” anche ben dopo la conclusione di questa tremenda pandemia finanziaria e sanitaria. A corredo dell’incontro di ieri, il ministro Gualtieri su Facebook ha spiegato «La riunione dell’Eurogruppo è stata molto positiva, abbiamo deciso non solo di aggiornarci settimanalmente con riunioni costanti ma abbiamo concordato uno statement molto positivo, che sostanzialmente si conclude con la frase che si farà whatever it takes, tutto ciò che è necessario per fronteggiare adeguatamente le conseguenze economiche del coronavirus».