«Ho appena parlato con Daniele Franco per congratularmi per la sua nomina a ministro dell’Economia e delle Finanze. Aspetto di accoglierlo oggi pomeriggio all’Eurogruppo e di lavorare con lui sulle sfide che abbiamo davanti a noi», è questo il benvenuto del Presidente Eurogruppo Paschal Donohoe al nuovo Ministro dell’Economia collegato in videoconferenza per stilare i dossier e le scadenze economiche dell’Unione per tutto il 2021.



Nella riunione dell’Eurogruppo di oggi si farà il punto sulla situazione del Covid, valutando l’impatto che sta avendo sull’economia della zona euro «e passeremo in rassegna le politiche che abbiamo per rispondere», conclude Donohoe. La stessa riunione di 19 si è aperta con un breve discorso delle “new entry” di Franco e del collega dell’Estonia. Il nuovo Governo Draghi viene visto e valutato per il momento molto positivamente dai consessi continentali, da Moody’s – che nel suo report valuta il Governo Draghi come migliorativo «delle prospettive dell’Italia sull’efficace utilizzo dei fondi europei» – fino al Bundestag, dove la Cancelliera Angela Merkel ha lanciato il suo primo messaggio indirizzato al nuovo Presidente del Consiglio: «Importante una stretta cooperazione. Da convinto europeo si è già impegnato per stabilità e unità».



OGGI L’EUROGRUPPO CON FRANCO

Inizia la prima settimana in carica per il Governo Draghi e la partenza è subito col “botto” per via dell’esordio del Ministro dell’Economia Daniele Franco nei consessi europei: oggi l’Eurogruppo in videoconferenza, domani l’Ecofin con tutti i Ministri delle Finanze in area Ue. Non sarà un “novellino” colui che siederà al ruolo che fu fino alla scorsa settimana di Roberto Gualtieri: Banca d’Italia, consigliere economico agli Affari Generali della Commissione Europea e storico collaboratore di Mario Draghi, per Daniele Franco il curriculum è di assoluto livello e per questo il neo Premier lo ha nominato come suo “sparring partner” nella difficile ma possibile ripresa dell’Italia sul fronte economico.



L’odg dell’Eurogruppo oggi pone all’attenzione (a partire dal “Winter Forecast” recentemente pubblicato) la situazione economica dell’Europa e una sorta di calendario delle discussioni che animeranno il 2021 tra Recovery Fund, Next Generation Eu e singoli piani economici dei Paesi Ue. Come anticipato dall’Agenzia Ansa, il dibattito tra Franco e gli omologhi Ministri economici partirà inevitabilmente dalle nuove previsioni della Commissione Europea (paiono più ottimiste rispetto allo scorso autunno, ndr) con un primo trimestre ancora molto complesso, la metà anno in ripresa per l’aumento considerevole dei vaccini e un parziale-parallelo allentamento delle misure di contenimento per far riprendere al meglio economia e società europea.

I DOSSIER ECONOMICI DEL GOVERNO DRAGHI

All’Eurogruppo oggi si partirà con lo stilare le prime azioni di passaggio dal sostegno generalizzato all’economia continentale alle singole misure di aiuto mirate e sostenute con i fondi prossimi del Next Generation Eu. È evidente che non potrà venire meno di colpo il sostegno generale degli strumenti europei – piano acquisti BCE, aiuti di BEISURE e Recovery Fund – ma occorre iniziare a programmare una lenta ma costante “exit strategy” dal pantano della crisi generale. «L’intenzione è elaborare insieme un approccio selettivo, perché i diversi settori dell’economia avranno dinamiche di ripresa molto diverse. Anche il regime eccezionale di aiuti di Stato dovrà terminare prima o poi, ma i ministri per ora si attendono una crisi che, anche se recederà verso metà anno, avrà una coda molto lunga, e quindi non si potrà tornare a breve alle regole di prima», spiegano ancora le anticipazioni dell’Eurogruppo sull’Ansa. Medesimo discorso vale per il Patto di Stabilità, finora sospeso e sul quale il Governo Draghi pare intenzionato a “battagliare” per eliminare o quantomeno rivedere profondamente: per il momento scade il 31 dicembre 2021 ma alcuni Paesi potrebbero spingere per ripristinarlo magari anche prima, qualora le condizioni economiche dell’Europa migliorassero.

Quando era alla BCE già Draghi partecipò attivamente alla revisione delle regole di austerità provando a far uscire l’UE dalla morsa della crisi unita all’austerity: con i leader in “scadenza” come Macron (Elezioni) e Merkel (fine mandato), sarà Draghi a puntellare l’azione riformatrice europea per non rimanere impigliati in una crisi ben più grave del 2011. Sul tavolo di Palazzo Chigi, mentre Franco inizierà i lavori preliminari per i piani economici dei prossimi mesi, il nuovo Decreto Ristori, le cartelle esattoriali e la riscrittura del Recovery Plan: nel frattempo, Draghi prepara il programma di Governo da presentare nel discorso in Parlamento sul quale chiedere la fiducia al Senato e alla Camera.