Nella giornata di ieri il Parlamento Europeo ha approvato un piano per accelerare sulla produzione di munizioni a favore dell’Ucraina. L’idea, avanzata dalla Commissione, è quella di produrre “Asap” (il nome del piano, anche acronimo inglese di “Al più presto”) 1 milione di munizioni da inviare a Kiev, tramite lo stanziamento di 1 miliardo di euro. La risoluzione verteva esclusivamente sull’accelerare le discussioni, mentre la discussione effettiva si terrà entro fine mese.



La Commissione, insomma, ha chiesto di discutere al più presto sui fondi necessari al sostegno dell’Ucraina e dal conto loro gli europarlamentari hanno votato positivamente la proposta, fissando la data della votazione a fine mese. Le votazioni favorevoli sono state 518, mentre i contrari appena 59, tra cui tutti gli europarlamentari del Movimento 5 Stelle ed alcuni del Partito Democratico, mentre gli astenuti sono stati appena 31. In particolare, PD e M5S avrebbero espresso perplessità non tanto sulle forniture all’Ucraina, quanto sul consiglio della Commissione di attingere ai fondi di coesione europei e a quelli del PNRR.



Le critiche al piano di sostegno all’Ucraina

Insomma, sembra consapevolezza comune all’interno del Parlamento che il sostegno all’Ucraina non debba essere negato, mentre sulla provenienza dei fondi l’accordo potrebbe essere più complesso. A far discutere, infatti, è che oltre ai 500 milioni stanziati direttamente dalle casse di Bruxelles, gli altri 500 milioni dovrebbero provenire dalle tasche dei singoli paesi membri. Nella proposta, inoltre, la Commissione consiglia di attingere ai fondi del PNRR e della politica di coesione.

In particolare, sul piano di sostegno all’Ucraina, è stato il PD ad avanzare i dubbi principali sull’uso dei fondi di coesione e del PNRR, sostenendo che “rappresentano risorse essenziali per la ricostruzione post pandemica”. Secondo il PD sarebbero fondi fini “al sostegno dell’economia, del lavoro, delle politiche sociali e infrastrutturali”, promettendo ferma opposizione al loro utilizzo nel contesto dello sforzo bellico in Ucraina. Il M5S, invece, lamenterebbe come, approvare un ulteriore piano di sostegno a Kiev, non farebbe che allontanare sempre di più l’ipotesi di una pace, a favore di una guerra che sembra essere ormai quasi infinita.