La denatalità è un problema che ci portiamo avanti da tempo. Il calo demografico è in continua ascesa, e a conferma di ciò arriva anche una recente ricerca Eurostat, in base alla quale il numero totale di famiglie nell’UE è aumentato del 6,9% tra il 2012 e il 2022, ma la percentuale di famiglie che comprendevano almeno 1 figlio è diminuita del 2,4% nello stesso periodo. Oggi possiamo quindi dire che il 75% delle famiglie europee non ha figli, come viene riportato da Quotidiano Sanità.



Le quote più elevate di famiglie con bambini sono state registrate in Slovacchia (33,9%), Irlanda (32,2%) e Cipro (30,6%), mentre le quote più basse sono state in Finlandia (18,4%), Germania (20,1%) e Paesi Bassi (21,8 %). Per quanto riguarda le famiglie con bambini, quelle con 1 figlio erano le più comuni nell’UE. Quasi la metà delle famiglie con figli aveva 1 figlio (49,5%) nel 2022, mentre il 38,1% aveva 2 figli e il 12,4% comprendeva 3 o più figli.



CALO DEMOGRAFICO, LA COMMISSIONE UE PUNTA ALLA MIGRAZIONE REGOLARE

I dati emersi sono già noti alle istituzioni europee. Tanto che da tempo si sta pensando di adottare misure ad hoc per cercare di contrastare il fenomeno del calo demografico, o perlomeno per contenerlo quanto più possibile. La vicepresidente della Commissione Ue per la Democrazia e la demografia, Dubravka Šuica, lo scorso 11 ottobre, aveva a tal proposito annunciato proprio un pacchetto di strumenti a ciò preposti.

La misura non sarà unica per tutti gli Stati membri, ma proporrà vari strumenti tra i quali i Paesi potranno scegliere a seconda di quelli che meglio si adattano alle loro necessità particolari. Mettere in campo questo pacchetto di strumenti, per la Commissione, significa sviluppare e attuare politiche integrate (come puntare sulla parità di genere e le pari opportunità) per affrontare il calo demografico e integrare le preoccupazioni demografiche in tutti i settori politici. Tra gli interventi da mettere in atto si è parlato anche di favorire la migrazione, purchè regolare e gestita.