L’Europa si prepara per proteggersi dal terrorismo e dal pericolo attentati. L’ultima organizzazione sotto la guida di Europol, l’agenzia di polizia criminale europea, ricorda una grave minaccia che, dopo l’ondata di attacchi islamisti negli anni 2010, continua a perseguitare l’Europa. All’inizio di marzo, l’unità di sorveglianza e intervento di nove paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svizzera e Regno Unito) si è riunita per quattro giorni. Qui i militari hanno seguito un commando terroristico durante un’esercitazione congiunta.



Europol ha coordinato le operazioni dalla sua sede all’Aia, in collaborazione con la rete Atlas, dove operano 38 unità speciali di intervento di Unione Europea, Islanda, Svizzera, Norvegia e Regno Unito e l’European Monitoring Group, con gli stessi Paesi tranne l’Islanda. La Francia ha partecipato con il gruppo di intervento della gendarmeria nazionale, specializzata sia nell’azione, ma anche nella sorveglianza. Sono intervenute anche altre unità d’élite come lo slovacco Lynx Commando o il Cobra commando, l’unità di intervento antiterrorismo della polizia federale austriaca.



Attentati Europa, esercitazione contro il terrorismo

L’esercitazione, coordinata da Europol, con il nome in codice Firestorm, si è svolta in condizioni reali, come spiega Le Figaro. Le unità di intervento e sorveglianza interessate non sapevano a priori che si trattasse di un’esercitazione e sono state chiamare a reagire alla minaccia in tempo reale, il che ha reso possibile, dopo la fine delle operazioni, un riscontro positivo. Tutto è cominciato nell’Irlanda del Nord, dove due sospetti terroristi sono stati avvistati mentre si recavano all’aeroporto di Dublino per prendere un volo per Vienna. I due indagati, giunti in Austria, hanno quindi iniziato un viaggio europeo su strada con l’intenzione di far perdere le proprie tracce, passando per Svizzera, Germania, Francia per poi finire in Olanda, più precisamente a Maastricht, dove volevano compiere un attentato.



Seguiti dalle squadre di sorveglianza dei Paesi interessati, che hanno raccolto anche informazioni sul progetto terroristico, i due sono stati arrestati. Come spiega Le Figaro, è la prima volta che le due reti di unità di sorveglianza e intervento collaborano così strettamente. Jean-Philippe Lecouffe, Generale della Gendarmeria, ha spiegato che queste “esercitazioni comuni sono essenziali per aumentare la preparazione delle unità speciali di intervento per le operazioni transfrontaliere. La loro preparazione si traduce direttamente in un’Europa più sicura”.