ELETTA AL PRIMO TURNO ROBERTA METSOLA
Nel giorno del suo compleanno Roberta Metsola diventa la più giovane Presidente dell’Europarlamento (e terza donna della storia): eletta subito, al primo turno, con 458 voti che confermano l’ampio accordo di maggioranza della “coalizione Ursula”, ma non solo.
Per la 42enne maltese in quota PPE hanno infatti votato a favore pure la Lega (nel gruppo ID) e l’intero gruppo di ECR, di cui fanno parte gli europarlamentari di Fratelli d’Italia. Il numero di votanti è stato 690, le schede bianche e nulle sono state 74, i voti effettivamente espressi sono stati 617: 458 per Metsola, 101 per la “verde” Kuhnke e 57 per la Sinistra di Rego (Il candidato del gruppo dei conservatori e riformisti alla presidenza dei Parlamento europeo, il polacco Kosma Zlotowski, si è invece ritirato dalla corsa in quanto i voti di ECR sono poi convenuti verso Metsola). La politica maltese incassa ben 113 voti in più rispetto al suo predecessore David Sassoli che fu eletto al secondo turno: proprio al suo predecessore vanno le prime parole della neo-eletta Presidente, «Onorerò David Sassoli come presidente battendomi sempre per l’Europa. Voglio che le persone recuperino un senso di fede ed entusiasmo nei confronti del nostro progetto. Credo in uno spazio condiviso più giusto, equo e solidale». Nel suo primo discorso alla plenaria dell’Europarlamento, Metsola ha poi aggiunto «La disinformazione nel periodo pandemico ha alimentato isolazionismo, e nazionalismo, queste sono false illusioni, l’Europa è l’esatto opposto di questo». Congratulazioni da tutti i vertici europei, a cominciare dalla Presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, «terza donna alla guida di questa casa nobile. Il tuo duro lavoro e la tua determinazione saranno di ispirazione per tutti noi. Noi – scrive su Twitter – lavoreremo a stretto contatto per la ripresa e per un futuro europeo verde, digitale, e luminoso».
ELEZIONE PRESIDENTE EUROPARLAMENTO
Si andrà avanti fino almeno alle 20.30 di questa sera per l’elezione del nuovo Presidente del Parlamento Europeo: il voto era già previsto per la fine mese ma è stato anticipato dopo la drammatica notizia della morte di David Sassoli, Presidente uscente in quota S&D (l’ex PSE).
Dopo la commemorazione avvenuta in seduta plenaria ieri a Strasburgo, si è aperta stampana la lunga operazione di voto per eleggere il nuovo n.1 dell’Europarlamento: dopo che già da fine novembre era stata avanzata la candidatura di Roberta Metsola, attuale prima vicepresidente del Parlamento Ue, a poche ore dal voto odierno è stato confermato l’impegno dei partiti di maggioranza di convergere proprio sulla europarlamentare maltese in quota PPE (come previsto dall’accordo di inizio legislatura sotto l’egida della nuova Commissione a guida Ursula Von der Leyen). Al momento i voti «li ha per essere eletta», spiega a “Il Post” un importante europarlamentare dei Socialisti, anche se «bisognerà vedere, i malumori sono piuttosto diffusi». Il motivo è dettato dalle convinzioni conservatrici della 42enne Metsola, specie sul fronte aborto e diritti civili: ci potrebbero essere dunque diversi “franchi tiratori” (il voto è segreto) anche se alla fine dovrebbe andare in porto l’accordo raggiunto ieri a Strasburgo tra i gruppi di maggioranza. Un inciampo fragoroso sull’elezione del Presidente sarebbe molto grave visto il già delicato momento del governo Ue, impegnato tra completamento del “Green Deal europeo”, le regole internet e ovviamente il PNRR.
PARLAMENTO EUROPEO: I CANDIDATI AL DOPO-SASSOLI
Come noto per il regolamento europeo, il mandato di Presidenza dell’Europarlamento dura due anni e mezzo e proprio a fine gennaio sarebbe comunque scaduto quello di David Sassoli, a suo volta succeduto all’altro italiano Antonio Tajani (Forza Italia-PPE). Al momento sono in tutto 4 i candidati per contendere la poltrona che fu dell’esponente Pd: in pole, appunto, Roberta Metsola attuale prima vicepresidente e presidente ad interim dopo la morte di David Sassoli. È la candidata del PPE ma in teoria anche dei socialdemocratici che infatti non hanno presentato alcun candidato per non “rompere” la “maggioranza Ursula”. Alice Bah Kuhnke è la candidata dei Verdi-Alleanza libera europea: svedese ma di padre cambiano, ex atleta e in politica da metà anni Novanta, è stata la ministra della Cultura in Svezia. Terzo candidato è il polacco Kosma Zlotowski, esponente del ECR (conservatori riformisti, di cui è presidente Giorgia Meloni): per finire, la spagnola Sira Rego è la candidata della Sinistra-GUE.
COME SI VOTA IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO UE
Capire invece come si vota il nuovo Presidente dell’Europarlamento è pratica abbastanza semplice: le candidature avvengono solo da un gruppo formato da almeno un ventesimo del totale dei parlamentari. Stamane è cominciata la votazione a scrutinio segreto: vince chi ottiene il 50% dei voti più uno, ovvero la maggioranza assoluta. Alle ore 11 ci sarà il primo annuncio dei risultati della prima votazione: se non dovesse esserci subito la maggiroanza assoluta, si procederà con altre due votazioni sempre oggi: se nessuno risultasse eletto al secondo e terzo turno ci sarebbe alla fine un ballottaggio tra i due più votati in un quarto e ultimo turno. Ciò significa che al netto di scontri, franchi tiratori e alleanze in extremis, entro questa sera alle ore 20.30 si avrà il nome del prossimo Presidente del Parlamento Europeo.