Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è intervenuto oggi alla presentazione delle liste per le Europee a Roma. “Abbiamo deciso di aprire a una lista unitaria. Una grande sperimentazione, con più donne che uomini e di questo sono estremamente contento”, ha commentato, rivelando gli iniziali dubbi e le critiche giunte quando si è deciso di mettere persone apparentemente diverse tra loro come Calenda e Pisapia. “Ho detto sì, è la coerenza di anteporre ai personalismi le idee e le passioni al servizio di tutti”, ha spiegato. Per Zingaretti la parola d’ordine resta “unità”. “Dobbiamo combattere uniti”, ha aggiunto, “esattamente l’opposto dello spettacolo che sta dando il Governo in queste ore: una danza macabra che affonda il Paese”. A bloccare l’Italia, a sua detta, sarebbero proprio Di Maio e Salvini, “due opportunisti che fanno finta di litigare su tutto”. Liti, a suo dire, che mirerebbero solo a difendere le rispettive poltrone. “Abbiamo presentato la mozione di sfiducia per vedere se i litigi veri o finti. La mozione nasce dalla voglia di far venire fuori i finti litigi. Non possono fare due parti in commedia. Fanno finta di litigare”, ha proseguito.



EUROPEE, ZINGARETTI CONTRO SALVINI

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei candidati alle Europee, Zingaretti ha ribadito la bellezza e l’importanza della parola “unità” e attaccato aspramente i due vice premier. Il segretario del Pd ha poi spostato l’attenzione su un’inchiesta di Repubblica edizione Roma, per rivolgersi al ministro dell’Interno per chiedere chiarimenti sui suoi presunti rapporti con la mafia rom di Latina. In merito Zingaretti ha commentato: “Quello che accade a Latina l’ho letto dai giornali stamane, la mafia rom che fa campagna elettorale per Salvini sarebbe un fatto molto grave. Non so se sia vero, sono sicuro che le procure indagheranno perché sarebbe l’ennesimo fatto oscuro”. In merito è intervenuto su Facebook anche il senatore Franco Mirabelli – capogruppo Pd della commissione Antimafia – che ha precisato: “Se fosse vero sarebbe gravissimo tenuto conto che si parla del partito del ministro dell’Interno, che da giorni pontifica contro le mafie e il cui movimento sarebbe sceso a patti con un pericoloso clan e di una forza politica cresciuta alimentando odio e intolleranza contro i rom e che però si sarebbe servita, in campagna elettorale, dei servigi della pericolosa associazione di stampo mafioso dei Di Silvio”. A suo dire, le dichiarazioni dei pentiti non possono essere ignorate. “Il ministro degli interni deve chiarire, su di lui non ci possono essere ombre così gravi. Per questo stiamo presentando una interrogazione urgente al senato in cui chiediamo a Salvini di spiegare i rapporti della lega con il clan rom di Latina”, ha aggiunto.

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