Avanti con questi Europei 2020 dei mille stadi. La formula è interessante ma non concordo sulla differenziazione del numero di accessi, in questo momento ancora pandemico, lasciato alle decisioni delle singole federazioni o, peggio, delle autorità statali. La Puskas Arena piena all’inverosimile per Ungheria vs Francia qualche perplessità la desta.
Non è ancora il momento delle grandi feste, distanze e mascherine, dice ad oggi la scienza, vanno mantenute. Io concordo più con gli scienziati che con Orban. Fra le favorite agli Europei 2020 rischiano qualcosa Spagna e i campioni uscenti del Portogallo, il resto è secondo previsioni.
La nostra nazionale darà spazio ai panchinari: non sarà certo il Galles a farci paura, e comunque agli ottavi siamo già passati con merito. L’importante è non illuderci, come fecero Mandelli e Mazza nel 1962 in Cile, di avere due possibili squadre competitive. Abbiamo solo 13/14 uomini che hanno capito cosa vuole Mancini: difesa alta ed esperta, palleggiatori a centrocampo che lanciano in velocità gli attaccanti, Barella a raddoppiare su tutti. Rientrato Verratti, non so se servirà più dei titolari delle prime due gare. Anche perché Locatelli è in un momento che se facesse un incontro di basket in NBA centrerebbe almeno dieci tiri da tre punti.
Però giusto così, possiamo farlo quindi lasciamo a riposo alcuni e sperimentiamo. Inizia la partita con ritmo molto blando da entrambe le squadre. L’Italia, come detto, è già qualificata e i gallesi lo sarebbero con un pareggio. Infatti, per sicurezza giocano con un 5-4-1. Gli azzurri si presentano con tre centrali in difesa – Toloi, Bonucci e Bastoni – Pessina trequartista, Jorginho e Verratti registi, una punta fissa Belotti, Emerson e i rimanenti a far casino per non dare riferimenti ai difensori avversari. Primo tempo loffio fino al trentottesimo quando, su punizione di Verratti, l’Atalantino Pessina sfiora, o meglio svirgola, il pallone di destro mandandolo nell’angolo ove il portiere non può arrivarci. Italia giustamente in vantaggio. Bene i nostri registi, Chiesa e Bastoni; gli altri tutti da sei, Donnarumma ad annoiarsi nel vedere l’incontro in piedi e senza sigaretta per ingannare il tempo. Bale inesistente e così Ramsey.
Inizia il secondo tempo e, su punizione, palo di Bernardeschi che subito dopo subisce un fallo stupido e pericoloso da Ampadu che viene ignomignosamente mandato negli spogliatoi a riflettere. In questa gara la nostra squadra somiglia molto all’Inter quando attacca con Chiesa che pare Hakimi, purtroppo Belotti non è Lukaku. Non ci sono poi azioni degne di menzione. È da segnalare che a cinque minuti dalla fine il Galles è rimasto senza Bale, non è un modo di dire da osteria. Poi esordio di Raspadori, il ragazzino del Sassuolo che in campionato ha piazzato due pappine al Milan e ingresso di Sirigu a sostituire Donnarumma che proprio le “bale” se le era rotte. Pareggiato il record di Pozzo, Commissario Tecnico che portò l’Italia a vincere i Mondiali nel 1934 e 1938, con trenta gare utili. Mancini ha fatto un ottimo lavoro, ora voliamo a Londra e… speriamo di proseguire agli Europei 2020.