Gli Europei 2021 si disputeranno regolarmente anche a Roma perché lo stadio Olimpico sarà aperto ai tifosi almeno per il 25% della sua capienza, come era stato chiesto dalla Uefa a tutte le città organizzatrici dell’Europeo itinerante già rinviato di un anno a causa del Coronavirus, ma che con la perdurante pandemia di Covid deve naturalmente ancora fare i conti. Già nei giorni scorsi c’era ottimismo sulla soluzione, ma era necessario ufficializzare il tutto entro la fine di questa settimana, come richiesto dalla Uefa. Ieri è arrivato l’ok del Governo alla Figc per la disputa delle partite a Roma degli Europei 2021, in programma dall’11 giungo all’11 luglio.



La sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali ha infatti inviato una lettera al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina con l’impegno del Governo di assicurare la partecipazione “di una quota di spettatori pari ad almeno il 25% della capienza” dello Stadio Olimpico in occasione della partita inaugurale e delle altre sfide in programma a Roma, tra cui ci saranno tutte quelle dell’Italia di Roberto Mancini nella fase a gironi. Infatti a Roma si giocheranno l’11 giugno Italia-Turchia che sarà la partita inaugurale degli Europei 2021, poi il 16 giugno Italia-Svizzera, il 20 giugno Italia-Galles ed infine il 3 luglio un quarto di finale.



EUROPEI 2021, PARTITE ALL’OLIMPICO CON IL PUBBLICO

Molto soddisfatto per l’apertura al pubblico dello stadio Olimpico, che salva la presenza di Roma agli Europei 2021, è naturalmente Gabriele Gravina, presidente della Figc: “L’Italia e Roma ci sono! L’ok da parte del Governo alla presenza di pubblico nelle gare di Roma per Euro 2020 (come si chiama ancora ufficialmente la manifestazione, ndR) rappresenta una splendida notizia che trasmetteremo subito alla Uefa. Il messaggio che l’Esecutivo manda al Paese è di grande fiducia e di straordinaria visione. L’Italia dimostra di avere coraggio, quell’Italia che lotta contro la pandemia e allo stesso tempo lavora per ripartire in sicurezza secondo un programma e un calendario chiari e definiti” ha affermato Gravina ringraziando Draghi, Speranza e Vezzali.



Il presidente federale auspica poi la vaccinazione degli azzurri: “Noi non possiamo pensare che a giugno non arriveremo a un numero di vaccinati così elevato da poter permettere di vaccinarsi al gruppo squadra della Nazionale, composto da 50-60 persone. In quel momento tutte le categorie a rischio dovrebbero essere totalmente coperte”. A proposito di Covid, Gravina ha infine voluto precisare che la Nazionale ha osservato “una severa e rigida applicazione del protocollo per il contenimento del virus. Abbiamo fatto il possibile: fino al 31 marzo il gruppo squadra risultava assolutamente negativo. Tra i contagiati sono state individuate varianti differenti del virus, quindi il cluster della Nazionale non è un cluster: la catena non è mai stata alimentata”.