Agli Europei 2024 abbiamo potuto osservare tanti giocatori. Proviamo a costruire una squadra con quelli che si sono messi maggiormente in luce. Il portiere è ormai un giocatore che in quasi tutte le squadre gioca molto più alto rispetto al passato, diventando una specie di difensore centrale aggiunto. Potrebbe essere una sorpresa come la squadra che lo ha lanciato nel gotha dei numeri uno, la Georgia: lui è Mamardashvili, abile pure con i piedi.



La difesa è a quattro: a destra potremmo vedere la roccia tedesca Kimmich; al centro, un esempio di longevità calcistica, l’ex Real Madrid Pepe affiancato da una delle poche sorprese positive dell’Italia, il veloce Calafiori, pur autore di un autogol; a sinistra, dalla Spagna, la trottola del Chelsea Cucurella che, nonostante l’altezza non eccelsa, ha visto il suo nome su molti taccuini.



A centrocampo, in una disposizione a tre, a destra troviamo il motorino della Francia, ex Leicester dei miracoli, Kanté, ex pupillo di Ranieri. Poi, nel mezzo del centrocampo, possiamo ipotizzare Fabian Ruiz della Spagna, con a supporto a sinistra la sorpresa austriaca Sabitzer, anche lui una piacevole novità.

Le due mezzepunte possono essere Musiala della Germania sulla destra e la sorpresa spagnola, il velocissimo Nico Williams, giovanissimo a supporto di una punta che è il capocannoniere della competizione con 3 reti: il georgiano Mikautadze.

Fra le sorprese negative degli Europei 2024 possiamo ipotizzare Vlahovic, punta della Serbia; Griezmann, punta della Francia; Bellingham, sorpresa del Real Madrid e dell’Inghilterra; Brozovic, regista della Croazia; Milinkovic-Savic, esterno della Serbia; e Dembélé della Francia, che gioca avanzato a destra.



(Carlo Cattaneo)