Nelle pagelle di tutta Europa, l’Eurovision Song Contest, che ha chiuso il sipario sabato 22 maggio a Rotterdam, ha visto i Maneskin trionfare da protagonisti indiscussi. Avevano detto che se avessero vinto sarebbe stato perché ‘’ce lo saremmo meritato’’, e così è stato. Il merito li ha portati sul tetto d’Europa grazie alle votazioni di tutti gli altri Paesi in gara, ancora più grande come soddisfazione. Tutti d’accordo sul fatto che con Zitti e buoni siano stati ‘’mastodontici’’ su quel palco che loro hanno definito proprio con questo termine. Voto: 10. Mettendo da parte le scenografie, che non fanno altro che rendere l’esibizione dal vivo come un videoclip, la qualità della canzoni partecipanti quest’anno ci ha regalato uno show del quale possiamo solo essere fieri e orgogliosi di aver vinto.
A posizionarsi subito dopo l’Italia è stata la Francia, con un popolo francese che non si è dimostrato il più sportivo nella sconfitta. Ma Barbara Pravi e la sua ‘’Voilà’’ sono un ottimo calmante verso questa eterna faida tra Italia e Francia, la riascolti e non ci pensi più, ti fai solo trasportare dalla sua eleganza e potenza. Voto: 8. La Svizzera, classificata al terzo posto con Gjon’s Tears, ha provato l’ebbrezza di stare in pole position per un attimo, prima di scoprire i voti degli spettatori. Impeccabile la sua voce dalle mille sfumature che mista all’esibizione è risultata da brividi, il brano ‘’Tout l’univers’’ però un po’ banale. Voto: 7.
Pagelle Eurovision: belle scoperte con la Lituania e la Russia
I Daoi og Gagnamagnio dell’Islanda hanno invece incarnato l’originalità nella semplicità. Niente fuochi, maxi felpe personalizzate con i loro faccioni, e dei passetti a ritmo con cui ispirano facilmente simpatia a chi li guarda. Quarto posto meritato. Voto: 8. I Go_A hanno rischiato puntando sulla lingua originale ucraina e su un sound che porta direttamente nel folklore della loro terra. Chi non è abituato a quelle sonorità, però, può non essere il massimo. Voto: 6. Validissimo sesto posto per la Finlandia, ventata rock dell’Eurovision insieme ai Maneskin. I Blind Channel ricordano un po’ i Linkin Park con la loro ‘’Dark side’’. Voto: 8.
Che voce Destiny in rappresentanza di Malta! Della sua canzone è forse la parte migliore, davvero era tra i favoriti per i bookmaker? Voto: 5. I The Roop meritavano decisamente molto di più, ma un ottavo posto non si butta via comunque. ‘’Discoteque’’ è orecchiabilissima, super ballabile, l’esibizione una delle migliori. Voto: 9. Manizha con ‘’Russian woman’’ ha portato una performance che ti fa fare una cosa che pensavi di non poter fare durante l’Eurovision, ovvero emozionarti e piangere. Bellissimo messaggio, seppur in russo, con la grinta messa sul palco la cantante è arrivata dritta al punto. Voto: 9. Della Grecia purtroppo bisogna dire che ricorderemo solo la sua tuta viola glitterata e i quattro ballerini invisibili. Voto: 5.
Troppi fronzoli Serbia e Cipro, emozionante la Svezia
Bella performance invece per la Billie Eilish della Bulgaria, che con Victoria e la sua ‘’Growing up is getting old’’ ha puntato sulla massima raffinatezza. Voto: 7. The Black Mamba, il gruppo soul portoghese, è stata sicuramente una bellissima scoperta in questo Eurovision. Nella loro esibizione, dai colori agli outfit eleganti bianco e neri, era tutto in linea alla canzone presentata ‘’Love is on my side’’. Voto: 8. Natalia Gordienko della Moldavia sembra aver preso troppo seriamente il fatto di essere la sosia di Britney Spears. Neanche i suoi acuti impeccabili hanno salvato il brano tutto show niente emozioni. Voto: 5. Emozioni che sono arrivate almeno dallo svedese Tusse, artista dalla storia toccante, così come la sua ‘’Voices’’. Meritava più di un quattordicesimo posto. Voto: 7.
Stessa sorte della Grecia tocca alla Serbia, niente di così entusiasmante da non essere dimenticato. Il pezzo in gara ‘’Loco loco’’ troppo oscurato dalla coreografia interminabile (le Hurrican non si sono fermate un attimo) e dallo svolazzamento dei capelli (anche quelli interminabili). Voto: 5. Si salva giusto per il bel sound di ‘’El diablo’’, Elena Tsaginou in rappresentanza del popolo cipriota. Troppi fronzoli anche per lei, canta addirittura mettendosi ‘’a ponte’’. Ma perché? Voto: 6. L’Israele ha puntato quest’anno su Eden Alene, con ‘’Set me free’’ non porta però niente di nuovo se non un tipico pop internazionale. Voto: 5.
Pagelle Eurovision: Norvegia e Paesi Bassi meritavano di più
TIX ha curato tutto nei minimi dettagli e si vede. La canzone della Norvegia è un’altra di quelle che meritava più di quello che ha ottenuto, un misero diciottesimo posto. Voto: 8. Il Belgio, che si è presentato con un pezzo molto lento e ipnotico piuttosto che con una hit, ne ha risentito nella classifica finale. ‘’The wrong place’’ degli Hooverphonic non è proprio adatta nel contesto dell’Eurovision. Voto: 6. Efendi per l’Azerbaijan ha portato ritmi ed elementi della cultura eurasiatica che hanno reso tutta la scenografia più sopportabile. Voto: 6. Lingua originale per l’Albania con Anxhela Peristeri, il brano ‘’Karma’’ non compreso ma che virtuosismi con la voce! Voto: 7.
Senhit per San Marino pensava magari di puntare in alto con il featuring con Flo Rida, ma niente da fare per ‘’Adrenalina’’. Quintultima, il pezzo non le rende onore. Voto: 5. Ha tutta la stoffa per essere un tormentone ‘’Birth of a new age’’, canzone presentata dai Paesi Bassi, l’Europa però la piazza fra gli ultimi. Personalmente Jeangu Macrooy rimane fra i migliori di questo Eurovision. Voto: 8. Blas Canto per la Spagna ha pensato ad un brano melodico e ad una performance abbastanza sobria. Ci aspettavamo tutti di più. Voto: 5. Venticinquesimo posto per la Germania, Jendrik pensa bene di mandare un messaggio contro l’odio ma è tutto troppo colorato e sorridente da dar fastidio. Voto: 5. Ultimo si piazza James Newman, zero punti dalle giure e zero dal televoto per il Regno Unito. Non era però così cattiva la sua ‘’Embers’’. Lui intanto l’ha presa con un sorriso, anche se un po’ forzato. Voto: 6.