La Kalush Orchestra aggira il rischio squalifica: “Appello umanitario e…”

A poche ore di distanza dalla vittoria della Kalush Orchestra all’Eurovision Song Contest è già stata servita la prima polemica. Ieri sera sul palco dell’Eurovision la band ucraina ha lanciato un messaggio politico sul palco ma in molti sapranno che la manifestazione canora è apolitica. Dal palco del Pala Alpitour, infatti, la band ha detto: “Per favore aiutate Mariupol, aiutate l’acciaieria di Azovstal, adesso” facendo chiaramente riferimento alla guerra in Ucraina e alla situazione di Mariupol. Nel primo comma del regolamento dell’Eurovision si legge chiaramente che si tratta di un evento non politico: “L’ESC è un evento apolitico. Tutte le emittenti partecipanti, inclusa l’emittente ospitante, avranno la responsabilità di garantire che tutte le misure necessarie siano intraprese all’interno delle rispettive delegazioni e squadre per salvaguardare gli interessi e l’integrità dell’ESC e per assicurarsi che l’ESC non venga in nessun caso politicizzato e/o strumentalizzati e/o comunque portati discredito in qualsiasi modo”. Per questo motivo la Kalush Orchestra sarebbe a rischio squalifica.



I giornalisti della tv tedesca hanno chiesto maggiori dettagli sulla vicenda all’organizzazione dell’Eurovision Song Contest che ha però precisato come il messaggio lanciato sul palco fosse di natura umanitaria e non politica. Il gruppo ha chiesto sostegno per un popolo invaso e martoriato dalla guerra. Sulla nota si legge: “Comprendiamo i profondi sentimenti che in questo momento riguardano l’Ucraina e riteniamo che i commenti della Kalush Orchestra, e di altri artisti che hanno espresso il loro sostegno al popolo ucraino, siano di natura più umanitaria che politica. Questo infatti non viola nessuna regola del concorso”.



La Kalush Orchestra nel mirino dei media russi: “Vile provocazione”

Nessuna squalifica dunque per la Kalush Orchestra che può tirare un sospiro di sollievo. Il frontman della band ha scritto un messaggio su Twitter per ringraziare tutti coloro che l’hanno sostenuti e votati: “Ringraziamo tutti quelli che hanno votato per noi. Vogliamo ringraziare tutti quelli che supportano l’Ucraina. Per noi vale tantissimo, Ucraina libera!”. La vittoria dei Kalush Orchestra sta però alimentando polemiche anche sui social. C’è chi definisce politica la vittoria della band ucraina all’Eurovision e chi invece sostiene che questo trionfo possa essere di monito per il mondo.



La band è ora finita però nel mirino dei media russi che hanno definito l’appello sul palco una vile provocazione. Un enorme scandalo insomma perché anche secondo i media russi la band sarebbe dovuta essere squalificata in quanto avrebbe violato le regole. Poco prima dell’inizio della lunga serata anche il presidente Volodymyr Zelensky, in un videomessaggio su Telegram, aveva invitato l’Europa a votare per l’ Ucraina: “Molto presto nella finale dell’Eurovision, il continente e il mondo intero ascolteranno le parole della nostra terra. Credo che, alla fine, questa parola sarà »Vittoria«! Sosteniamo i nostri connazionali”.