Eurovision 2024, il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis chiede spiegazioni dopo il divieto di esibire la bandiera dell’UE
L’Eurovision Song Contest 2024 continua ad essere una delle edizioni più discusse di sempre. Dopo il caso Israele, le polemiche susseguitesi e la squalifica dei Paesi Bassi, a gettare nuove ombre su questa edizione conclusasi con la vittoria della Svizzera con Malmo è il divieto di esibire la bandiera dell’Unione Europea. Motivo per il quale il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas ha inviato ai vertici della European Broadcasting Union, che organizza l’Eurovision, una lettera in cui ne chiede spiegazioni.
“In qualità di vicepresidente della Commissione Europea responsabile, tra le altre cose, della cultura politica – scrive Schinas nella lettera in questione, riportata dal Fatto Quotidiano – ho appreso con rammarico della politica applicata dall’Ebu quest’anno vietare ai partecipanti di sventolare la bandiera dell’Ue, durante la Finale dell’Eurovision Song Contest“. Una decisione che, secondo Schinas, ha “gettato un’ombra su quella che dovrebbe essere un’occasione gioiosa per i popoli in tutta Europa e nel mondo per riunirsi, per festeggiare.”
Margaritis Schinas: “L’Ebu ha contribuito a screditare un simbolo che unisce tutti gli europei”
Il vicepresidente della Commissione Europea Margaritis Schinas continua allora attaccando: “[…] la decisione dell’Ebu ha contribuito a screditare un simbolo che unisce tutti gli europei.” E conclude: “L’incoerenza nella posizione dell’Ebu ha portato me e molti milioni di telespettatori a chiederci cosa e chi rappresenta l’Eurovision Song Contest. Vi chiedo di spiegare le ragioni di questa decisione e di chiarirne la responsabilità. Per parte mia, mi aspetto di vedere i valori di pace, tolleranza e inclusività ricevere maggiore deferenza in futuro”. Schinas chiede dunque spiegazioni su questo divieto che continua a tenere accesi i riflettori su un’edizione dell’Eurovision Song Contest destinata a far parlare di se ancora a lungo.