La stella nazionale Diodato ha brillato con particolare intensità ieri, nel corso dello spettacolo Europe Shine a Light andato in onda sulle reti di tutta Europa. Potremmo definirlo un fenomeno intergalattico, visto che si parla di uno show che da anni coinvolge e appassiona numerose nazioni in tutto il continente e non solo. Diodato, dicevamo, è stato in qualche modo il ‘promoter’ dell’iniziativa, lui insieme a tutti gli italiani che nella prima fase successiva allo scoppio dell’epidemia hanno deciso di farsi sentire, di ‘fare rumore’, come suggerisce il titolo del suo stesso brano. In questo contesto, insomma, Diodato è riuscito a farsi notare pur non essendo particolarmente quotato come vincitore. Quest’anno, la gara non si è disputata, ma è solo questione di tempo prima che Diodato torni a cantare tentando di strappare ai favoriti di fatto l’ambito trofeo.
Tutti i successi di Diodato prima di Europe Shine a Light
D’altra parte, lui, è uno che di statuette se ne intende. Prima di Europe Shine a Light è stata la volta di Sanremo e dei David di Donatello, dove si è conquistato ben due premi uno con Fai rumore e l’altro con Che vita meravigliosa. È un periodo particolarmente roseo, dunque, per il cantautore tarantino, che proprio nell’ambito dell’Eurovision ha anche avuto modo di esibirsi all’Arena di Verona. La sua performance davanti a una platea vuota ha colpito tutti, in Italia e presumibilmente anche all’estero. In quel momento, oltre alla maestosità del monumento, è saltata subito all’occhio la maestria interpretativa dell’artista nostrano, in grado di eseguire un lavoro di qualità pur con le orecchie piene di quell’eco assordante proprio dei grandi spazi deserti. Adesso, Diodato conta di colmare quel vuoto il più presto possibile; magari nel 2021, quando tornerà all’Eurovision stavolta per gareggiare.
Gli altri protagonisti di Europe Shine a Light
Confermata per l’ennesima edizione consecutiva la coppia di conduttori Federico Russo e Flavio Insinna, che anche quest’anno è scesa in campo ben volentieri a spalleggiare il protagonista di turno. Questi ultimi hanno invitato anche i partecipanti ai contest precedenti, in particolare Mahmood, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Francesco Gabbani, Francesca Michielin, Il Volo e infine una sorpresa, uno che l’Eurovision lo conosce meglio di tutti questi artisti messi insieme: Al Bano. Ebbene sì, proprio lui, l’ambasciatore della canzone italiana in Europa e nel mondo. Sono tre le volte in cui il Leone di Cellino ha preso parte al concorso, due in coppia con Romina Power e una con una cantante svizzera che in tempi recenti lo ha voluto come corista. Per la cronaca, Al Bano non vinse nessuna edizione, ma è la prova vivente che per avere successo non sempre è essenziale tornare a casa col premio.