La legislazione sul fine vita della Francia diverrà simile, se non analoga, a quella della Svizzera, includendo eutanasia e suicidio assistito? “Tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha dichiarato venerdì il portavoce del governo francese Olivier Véran a proposito di una possibile modifica. L’ha fatto in occasione di un viaggio in Svizzera, dove il suicidio assistito è tollerato. Véran è stato accompagnato dal ministro delegato per le Professioni Sanitarie, Agnès Firmin le Bodo, e dai membri del gruppo di lavoro parlamentare sul fine vita, per incontrare il personale infermieristico degli Ospedali Universitari di Ginevra.



Véran, si legge su “Le Figaro”, ha sottolineato l’importanza dei lavori della Convenzione dei cittadini sul fine vita, che attualmente sta esaminando la questione di un’eventuale modifica della legge francese e i suoi partecipanti saranno chiamati a valutare se rendere legali l’eutanasia e/o il suicidio assistito, con il verdetto atteso per il mese di marzo. “Questi cittadini che ci permettono di avere un dibattito pacifico sono dei pionieri – ha asserito il ministro –. Non ne facciamo una lotta politica nel senso politico del termine. Non ne facciamo una lotta partigiana”.



EUTANASIA E SUICIDIO ASSISTITO, FRANCIA COME LA SVIZZERA? MINISTRO VÉRAN: “TEMA DELICATO, MA…”

In precedenza, ha evidenziato “France 24”, Véran si era recato in Belgio per studiare la legislazione locale sul fine vita e, attualmente, sono allo studio ulteriori viaggi, in particolare in Spagna. “Non consideriamo che esista un Paese avanti o dietro un altro, perché qui stiamo toccando il cuore dell’intimo, la morte. È un tema molto personale e può riferirsi a tante convinzioni, tante paure”, ha chiarito il ministro.

Ad oggi, la legge in Francia prevede la sedazione profonda per i malati terminali e le sofferenze intrattabili, ma non autorizza l’eutanasia o il suicidio assistito. In Svizzera, per contro, è punibile solo chi, “spinto da un motivo egoistico”, presta assistenza al suicidio di qualcuno. Véran ha aggiunto: “È un modo di fare legge molto diverso da quello che conosciamo in Francia, dove si parte dal principio che tutto è proibito, tranne ciò che è autorizzato”. Il presidente del Consiglio di Stato del Cantone di Ginevra, Mauro Poggia, ha posto in luce l’importanza di non fare del fine vita una questione di diritto, perché “potrebbe portare al blocco e all’impotenza di tutti gli attori coinvolti”.