Il “pistolero di Tarragona” ha ricevuto l’eutanasia in carcere, dopo che aveva visto negata la libertà condizionale a causa di un presunto “elevato rischio di fuga”. L’uomo, Marin Eugen Sabau, è un 46enne di origini romene che ha guadagnato questo “soprannome” per aver ferito gravemente con la pistola tre colleghi dell’azienda che lo aveva licenziato a dicembre.



Sabau, il “pistolero di Tarragona”, è rimasto tetraplegico dopo uno scontro a fuoco con la polizia catalana: un proiettile gli aveva provocato una lesione midollare irreversibile e dolori costanti che nessun sedativo è mai riuscito ad attenuare. Per questo motivo l’uomo ha richiesto l’eutanasia due volte, ottenendo infine il via libera medico il 28 giugno scorso. La decisione è stata osteggiata dalle vittime dell’uomo, determinate a proseguire verso il processo e il riconoscimento dei danni, ma il Tribunale di Tarragona ha rigettato ogni ricorso, considerando “prevalente il diritto alla dignità e all’integrità fisica e morale dell’indagato rispetto al diritto alla tutela effettiva dei denuncianti”, come riporta Avvenire. L’uomo però non si è mai pentito del suo gesto e pertanto l’eutanasia è avvenuta in carcere ieri alle 14.30, scatenando numerose polemiche.



Eutanasia in carcere per il “pistolero di Tarragona”: chi era e perché era detenuto

Marin Eugen Sabau, il “pistolero di Tarragona”, era stato licenziato dall’azienda Securitas, nel centro di Tarragona, presso cui lavorava come vigilante privato. Appassionato di armi, il 14 dicembre scorso aveva fatto irruzione negli uffici della Securitas e aveva sparato contro tre ex colleghi, ferendoli in modo grave. Inseguito dalla polizia, Sabau si era quindi trincerato in una masseria abbandonata, dove era stato infine colpito dal fuoco della polizia catalana. Qui, un proiettile gli aveva lesionato il midollo rendendolo tetraplegico e provocandogli sofferenze continue. Era quindi stato ricoverato nel reparto ospedaliero del penitenziario di Terrassa, a Barcellona, con l’accusa di quattro tentati omicidi.



In Spagna, dal 25 giugno 2021 l’eutanasia è legale e può essere richiesta da pazienti affetti da “sofferenza grave, cronica e impossibilitante o malattia grave e incurabile, che causa un patimento intollerabile”. Poiché il “pistolero di Tarragona” avrebbe dovuto ricevere la morte assistita in un ospedale ordinario, senza la vigilanza delle forze dell’ordine, la gip di Tarragona ha rigettato la richiesta di far trascorrere a Sabau le ultime ore di vita in libertà.