Eva Grimaldi: “Bevevo tanto, superalcolici”
Eva Grimaldi non ha sempre avuto una vita facile. In passato, dopo la fine del suo matrimonio con l’imprenditore veronese Fabrizio Ambroso, con il quale è stata sposata dal 2006 al 2010, ha sofferto particolarmente, tanto da finire nel tunnel dell’alcol. Lasciata improvvisamente, l’attrice si è trovata a fare i conti con un dolore devastante, come ha raccontato a Belve: “Dipendenza dall’alcol? Era dura. Andai una settimana a Zanzibar perché volevo uscire, o forse entrare nel tunnel. E volevo arredare il tunnel. Bevevo al massimo, aprivo il frigo della camera e andavo a giocare a Beach volley. Bevevo tanto, super alcolici. Chi mi vedeva avrà pensato che ero proprio fuori”.
Nel suo passato, però, ci sono state anche le droghe: “Cocaina? Non ero tossicodipendente ma ho abusato. Grazie alla mia famiglia, all’educazione contadina che ho ricevuto fin da bambina, ho avuto uno sbandamento ma sono tornata sulla retta via. Sono stata contenta, ho passato tutta la vita a dire “Guardate che non sono così”. Il punto più basso è stato la droga. Uscivi solamente se c’era della droga. Quando non hai regole e nessuno a cui dare conto, fai solo quello che vuoi”.
Eva Grimaldi: “Imma Battaglia mi ha salvata”
A salvare Eva Grimaldi dal tunnel della droga dell’alcol nel quale era finita dopo la fine del suo matrimonio, è stata Imma Battaglia, con la quale ha cominciato una relazione proprio nel 2010. Sempre a Belve, Eva ha raccontato: “Sono molto apprensiva, come era mia madre. Quando io parlo sono dolcissima. Quando le ho detto che l’avrei amata fino all’ultimo respiro, davanti a Monica Cirinnà, lei era emozionantissima. Imma mi ha tirato fuori dall’alcol. Io sono stata abbandonata dalla sera alla mattina dal mio ex marito. A cinquant’anni mi è mancata la terra sotto i piedi”.
Sul doloroso capitolo della droga, Eva Grimaldi ha raccontato qualche tempo fa a Oggi è un altro giorno: “Ho avuto una brutta esperienza con la drogae, grazie a Dio, mi sono salvata. Stavo malissimo, con la cocaina balbettavo ancora di più. Il mio agente mi disse di stare attenta e di ritornare sulla retta via. Una sera vennero dei poliziotti a casa mia pensando avessi della droga nascosta, in realtà stavo solo facendo pratiche per il passaporto per Santo Domingo, dove dovevo tirare un film”.