L’avvocato di Eva Kaili: “Lei innocente. Francesco Giorgi…”

Eva Kaili sostiene di non aver niente a che fare con i 750mila euro in contanti trovati durante la perquisizione in casa sua. Anzi, quando ha visto i soldi, che secondo gli inquirenti deriverebbero dalle tangenti, “ha subito chiesto che uscissero di casa” incaricando il padre di farlo. È questa la linea difensiva dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo, finita al centro dello scandalo sulle mazzette da Qatar e Marocco nell’ambito delle Ong.



Tramite il suo avvocato, l’eurodeputata greca ha rivendicato la sua innocenza. Ha inoltre mostrato comprensione sulla sua destituzione dalla carica di vicepresidente del Parlamento europeo. Lo stesso legale ha infatti affermato alla tv greca ANT1: “Se fossi presidente, farei lo stesso fino a quando il caso non sarà chiarito“. Il compagno, Francesco Giorgi, dal carcere ha confessato di aver gestito i soldi di Qatar e Marocco, chiedendo la scarcerazione di Kaili. Entrambi sono in carcere in Belgio insieme ad Antonio Panzeri, che gli inquirenti considerano come “il grande manovratore del giro di bustarelle”. Per loro le accuse della Procura federale sono di associazione a delinquerecorruzione e riciclaggio.



Eva Kaili: “Non voglio essere vittima sacrificale”

Dal carcere, Eva Kaili è stata chiara: “Non diventerò Ifigenia“, ossia non farà la fine della figlia di Agamennone e di Clitemnestra che nella mitologia greca viene sacrificata. Michalis Dimitrakopoulos, avvocato dell’eurodeputata greca, ha affermato: “Kaili non ha alcun coinvolgimento con i soldi che sono stati trovati, tranne che lei stessa era nella casa in cui è stato trovato il denaro”. Parlando alla tv greca ANT1, ha poi affermato: “Tutte le azioni e le iniziative della signora Kaili sono state approvate dal Parlamento europeo. Non c’era un’agenda personale della signora Kaili, tutto era una decisione politica del Consiglio europeo e della Commissione e non solo del Parlamento europeo e della signora Metsola”.



Il denaro, trovato in tagli da venti e cinquanta euro durante la perquisizione in casa, erano divisi tra una valigia in possesso del padre e casa della Kaili. L’avvocato ha però scaricato tutta la responsabilità sul compagno Francesco Giorgi: “Lui conferma ciò che la signora Kaili dice sui soldi: tutto è successo in quelle ore, quando Kaili ha visto i soldi, non ha avuto una risposta convincente sulla loro origine e ha subito chiesto che i soldi uscissero di casa. Suo padre si è preso la responsabilità di essere il corriere, perché non c’era nessun altro“ ha spiegato.