Eva Robin’s il ricordo della madre: le sue parole

Eva Robin’s, ospite a La volta buona di Caterina Balivo, ha parlato del periodo in cui ha lavorato per Amanda Lear: “Io facevo la corista, ma prestavo solo l’immagine. Facevo il playback, la voce era di altre ragazze che servivano a quello. Poi sono diventata molto popolare: lei non sapeva nulla di me, ma io sapevo tutto di lei. Era una lotta impari.



Il volto televisivo ha poi svelato un dettaglio su sua madre, corteggiata a lungo da una donna: “Prima di morire mia madre mi disse che forse se si fosse lasciata andare al sentimento per quella donna che la corteggiava, avrebbe sofferto meno per gli uomini. Mi sono commossa, sono quei rimpianti che si possono confessare solo quando sei in uno stato di convalescenza, di post intervento, per cui di grande verità e grande sensibilità.”



Eva Robin’s: “Non volevo essere uomo”

Eva Robin’s, ospite a La volta buona, ha ricevuto la sorpresa in studio di Gigi Marzullo che l’ha intervistata sulla sua trasformazione da uomo a donna: “Avevo 14 anni, fino ad allora era un ragazzino imberbe, poi finisco nelle mani di una grandissima donna che si chiama la Dodo di Amburgo, una spogliarellista del periodo nazista che si era esibita davanti a Hitler, e mi fece una serie di trattamenti di ionoforesi dove fermai un blocco di acne. ”

E ancora: “La fase del cambiamento è esaltante perchè tu costruisci, poi hai anche delle delusioni perchè ci sono dei passaggi che non riescono come tu vorresti, ma con la calma arrivi al risultato. Io con questa cura ormonale che feci ho cominciato piano piano a cambiare fisicamente. Non volevo avere delle sembianze maschili perchè sapevo che la vita sarebbe stata più attenuata. Ho subito pregiudizi, tanti.