Il caso di Evan Lo Piccolo, bambino di soli due anni ucciso di botte dal compagno della madre, è tornato a tenere banco nel corso della trasmissione di Rai Uno “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele. In collegamento audiovisivo ha preso la parola il papà naturale del bambino, Stefano, che – sottolineiamo – nulla ha a che vedere con le violenze subite da suo figlio: l’uomo, visibilmente commosso nell’intervenire ai microfoni Rai per ricordare quanto accaduto al suo primogenito, ha faticato a esternare i propri sentimenti, augurandosi solamente che venga presa la decisione giusta nei confronti del compagno della moglie.
La conduttrice ha puntualizzato che nelle prossime settimane sarà fatta una nuova perizia psichiatrica per capire se questa persona, quando picchiava ripetutamente Evan Lo Piccolo, fosse incapace di intendere e di volere. In passato, infatti, gli era stato diagnosticato un disturbo schizofrenico, in concomitanza di un’altra assoluzione (resistenza a pubblico ufficiale).
EVAN LO PICCOLO, IL PAPÀ STEFANO: “NON È VERO CHE LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI”
Stefano Lo Piccolo, padre del piccolo Evan, ha successivamente radunato le forze per fare sentire la propria voce: “Voglio soltanto dire che, se esiste una giustizia, il giudice in tribunale, prima di sedersi sul suo trono, deve guardarsi dietro le spalle e leggere bene la scritta ‘la legge è uguale per tutti’, perché non è così… Donne e bambini non devono essere toccati, bisogna avere il massimo rispetto verso di loro. Mio figlio non me lo ridarà mai nessuno, io sto soffrendo da un anno e due mesi”.
E, ancora: “Spero che tutto questo finisca al più presto, perché ci stanno marciando su tutti quanti, ci stanno giocando. Rottura di costole, femore, spalla, spina dorsale e sigarette spente addosso: questo hanno fatto al mio piccolo Evan e, se non arriverà la condanna opportuna per chi gli ha fatto tutto questo, io non saprò davvero più cosa fare”.