Esce oggi, venerdì 26 marzo, il nuovo album degli Evanescence dal titolo “The Bitter Thruth”, che segna il ritorno sulle scene musicali di Amy Lee dopo 10 anni di assenza. Un lungo tempo di assenza che incuriosisce e che vede però la band tornare a delle sonorità più rock e metal e con un occhio rivolto alle origini. Il nuovo album di inediti (nel 2017 gli Evanescence uscirono con un album di rivisitazioni orchestrali di loro brani) non ha alte pretese ma segna indubbiamente il loro ritorno sulle scene musicali ribadendo a tutti gli effetti la volontà di rimettersi in gioco a tutti gli effetti.



Alla vigilia dell’uscita del nuovo album, Amy Lee, voce e leader del gruppo, in una intervista a distanza con RollingStone ha voluto parlare proprio dell’uscita di The Bitter Thruth, a partire dal titolo: “Per me ha una doppia lettura: da una parte questo disco è molto personale, i testi sono tutti ispirati alla mia vita e a cose che mi sono accadute realmente – fra cui la perdita di mio fratello, un lutto che ancora fatico a elaborare, lui era in pratica uno dei miei migliori amici”, racconta. Dall’altra invece il titolo è il riflesso di ciò che sta accadendo attualmente nella società, “un incoraggiamento a non ignorare ciò che spaventa e fa male, ma ad affrontarlo e combatterlo”.



EVANESCENCE, THE BITTER THRUTH: NUOVO ALBUM DA OGGI

Quello che giunge a dieci anni di distanza è un album molto positivo ed è la stessa cantante degli Evanescence ad ammetterlo nel corso dell’intervista: “Sì e ne sono felice. I testi sono scaturiti in maniera molto naturale. Scriverli è per me una specie di terapia”, ha aggiunto. Ad essere divertente è anche la copertina che ci riporta dritti agli anni Novanta. “Ha un certo sapore anni ’90 anche se non era nelle intenzioni, ma a posteriori lo riconosco. E probabilmente anche nella musica dell’album si sente un po’ dell’atmosfera anni ’90”, ha ammesso la Lee. Il Covid ha imposto delle importanti limitazioni anche in merito alla musica ed alle modalità di registrazione del nuovo album. “Il percorso del disco è iniziato prima della pandemia”, ha però spiegato la cantante. “Con l’emergenza Covid ci siamo dovuti separare, nei primi mesi è stato strano, dovevamo lavorare a distanza scambiandoci file, ma è stato anche un momento speciale, perché abbiamo scelto di impegnarci al 100% nel progetto nonostante tutto: abbiamo voluto andare avanti perché desideravamo ardentemente fare un album”, ha aggiunto.

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