Per contrastare la piaga dell’evasione fiscale, il governo è intenzionato ad aumentare i controlli, così come è stato messo nero su bianco sul PSB, ovvero, il piano strutturale bilancio. Stando a quanto si legge su SkyTg24.it, l’esecutivo intende potenziare in particolare il controllo degli scontrini emessi di modo da incassare ciò che dovrebbe normalmente introitare se nessuno evadesse.



Stando a quanto si legge sulle direttive economiche stabilite fino al 2029, compresa la manovra finanziaria del 2025, la guardia di finanza ma non solo, provvederà a dei controlli più approfonditi di modo da accertare il collegamento fra le info derivanti dai pagamenti elettronici nonché il registro dei corrispettivi. In tal modo, precisa anche SkyTg24.it, il Fisco avrà sottomano in maniera immediata tutte le info necessarie per comprendere se vi siano degli eventuali fenomeni di evasione fiscale o meno. Si cercherà quindi di migliorare il tracciamento, con una maggiore tempestività e capillarità, e così facendo il governo si dice certo di poter stanare i numerosi furbetti che ogni giorno la fanno franca.



EVASIONE FISCALE, COSA INTENDE FARE IL GOVERNO

Purtroppo il fenomeno del nero è diffusissimo, fra chi non emette scontrino facendo finta di niente, o chi esegue lavori senza alcuna fattura, soprattutto quelli che “non possono essere controllati” come ad esempio alcune categorie di lavoratori che effettuano lavori in loco, domestici.

Secondo SkyTg24.it il governo starebbe ripensando anche allo scontrino elettrico, che è uno strumento ventilato ormai da tempo ma che non è mai entrato in azione, e che si collegherebbe direttamente al database dell’agenzia delle entrate, con lo stesso meccanismo ad esempio delle fatture elettriche emesse dalle partite iva, obbligatorie dal primo gennaio 2024. Si cercherà quindi di fare in modo che lo scontrino sia ricollegabile direttamente ad esempio ai bancomat e alle carte di credito utilizzate dai vari esercizi e così facendo si potrà capire se vi sarà il “match” fra la fattura emessa e il relativo scontrino.



EVASIONE FISCALE, IL PIANO DEL PNRR

Ad oggi ovviamente ciò non è possibile e tutto dipende da chi compila la dichiarazione dei redditi e dalla buona fede. Purtroppo quella dell’evasione fiscale è una piaga che molti governi hanno tentato di contrastare con vari metodi, senza però mai riuscire ad ottenere importanti vittorie, ma la questione è uno dei punti principali del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, di conseguenza ora come non mai ci sono più risorse da mettere in campo a tale scopo.

A provarci era stato pochi anni fa anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle nonché ex presidente del consiglio, che aveva introdotto il cashback per tutti coloro che pagavano con appunto i pagamenti elettronici, ma che alla fine non ottenne alcun importante successo e venne quindi stoppato da Mario Draghi nel 2021.