Evelina Nazzari è intervenuta in qualità di ospite ai microfoni di “Unomattina Estate”, trasmissione di Rai Uno andata in onda nella mattinata di mercoledì 17 agosto 2022. Impossibile, nel corso della chiacchierata, non parlare di suo padre, l’attore Amedeo Nazzari: “Quando sono nata aveva cinquant’anni. La differenza generazionale tra me e lui non mi ha mai creato problemi, in quanto lui era molto più avanti di mia madre. Poi, purtroppo, dopo l’ictus che lo colpì non tornò più come prima. Lo persi a 21 anni mentre il nostro rapporto stava crescendo e un po’ di frustrazione mi è rimasta”.
Suo padre, ha ricordato Evelina Nazzari, per tutti “era un divo, aveva prestanza fisica, era bello, salvo certi periodi in cui era ingrassato. Dava anche un senso di sicurezza, di protezione. Era l’uomo agognato dalle donne, ma non tanto come amante, quanto come marito, come papà, come uomo che protegge”.
EVELINA NAZZARI: “LUIGI PIRANDELLO FECE I COMPLIMENTI A MIO PADRE”
Nel prosieguo del suo intervento su Rai Uno, Evelina Nazzari ha tenuto a precisare che suo padre era una persona “timida, discreta, non piena di sé. Era estremamente generoso e, di fondo, non aveva nulla di questo divismo che gli è stato attribuito. Nella sua vita ha osato molto: ha fatto 10 anni di teatro, ha lavorato con Luigi Pirandello, che quando l’ha visto recitare gli ha fatto i complimenti e gli ha pronosticato un grande avvenire. Ricordo che aveva fatto un film che non gli era piaciuto e non si recò a Roma per il provino per ‘Cavalleria’. Disse a chi lo contattò di basarsi sul suo primo film e di decidere. Fu preso”.
Evelina Nazzari ha concluso dicendo di non avere fatto la carriera di suo padre, avendo operato altre scelte o non-scelte, ma “sono molto orgogliosa di essere la figlia di Amedeo Nazzari e, soprattutto, di due persone che si sono molto amate. Il mio ricordo di papà? Mi mandò un telegramma dopo una brutta critica che mi fu mossa, perché fui buttata sul palcoscenico senza troppa preparazione. In quel periodo ero a Bologna e lui mi scrisse, dicendomi che il più grande successo sta nel non avere paura di non avere successo”.