Il fondatore di Evegrande sotto controllo della polizia. Questo quanto reso noto dal colosso cinese – il secondo gruppo immobiliare del Paese: la società ha reso noto di essere stata informata dalle autorità competenti che il suo fondatore, il presidente Hui Ka Yan, “è stato sottoposto a misure restrittive obbligatorie in conformità con la legge perché sospettato di aver commesso reati”.



Come evidenziato dall’Ansa, Evergrande ha annunciato “di aver ricevuto notifica dalle autorità competenti che il signor Hui Ka Yan, direttore esecutivo e presidente del cda della società, è stato soggetto a misure obbligatorie in conformità con la legge perché sospettato di aver commesso reati”.

Evergrande, misure restrittive per il fondatore Hui Ka Yan

La crisi di Evergrande ha sconquassato la Cina con un debito da 300 miliardi. E in Borsa la situazione è sempre più nera, con le speranze di vedere accettato un piano di ristrutturazione sempre più deboli. Come riportato dal Sole 24 Ore, Hui Ka Yan è considerato il perno intorno al quale hanno ruotato fortune e sfortune del colosso. Ricordiamo che negli scorsi giorni è stato il turno del direttore generale della sede centrale a Shenzhen, nonché di due ex Ceo e del direttore finanziario. Le negoziazioni delle azioni Evergrande, nonché di quelle delle controllate attive nei servizi immobiliari (Evergrande Property Services) e nei veicoli elettrici (Evergrande Nev), sono state sospese questa mattina “con effetto dalle ore 9” (3 in Italia) e lo resteranno “fino a nuovo avviso”, la comunicazione alla Borsa di Hong Kong. Ma non è tutto: “Si consiglia ai detentori di titoli della società e ai potenziali investitori di prestare cautela nella negoziazione delle azioni”.



Leggi anche

Trump dopo vertice con Zelensky e Macron/ “Ucraina vuole accordo: pace a breve, conosco Putin. Cina aiuterà”