LA DIRETTIVA CHOC DELLA DIPENDENTE FEMA

Una dipendente della FEMA, l’Agenzia federale Usa per la gestione delle emergenze, è stata licenziata per aver indicato alla sua squadra di soccorso coinvolta negli aiuti dopo l’uragano in Florida di non fornirne alle case dove erano esposti cartelli pro Trump. La notizia è stata confermata dall’amministratrice dell’agenzia americana, Deanne Criswell, che ha definito “riprovevole” l’accaduto.



Nel post pubblicato su X ha voluto però difendere prima il lavoro degli altri dipendenti, sottolineando che oltre 22mila dipendenti dell’agenzia “aderiscono ogni giorno ai valori fondamentali della FEMA e si dedicano ad aiutare le persone prima, durante e dopo i disastri, spesso sacrificando il tempo con le proprie famiglie per aiutare i sopravvissuti ai disastri“. Dunque, il comportamento della dipendente in questione “è una evidente violazione dei valori e dei principi fondamentali della FEMA di aiutare le persone indipendentemente dalla loro affiliazione politica“.



Criswell ha anche chiarito che nessuna violazione viene tollerata dall’agenzia e che in caso di violazione degli standard di condotta scattano le sanzioni. La stessa Criswell il 19 novembre dovrà presentarsi alla Commissione per la supervisione della Camera Usa, il cui presidente James Comer l’ha invitata a testimoniare in una udienza sull’incidente e sulla risposta dell’agenzia federale ai disastri naturali, come gli uragani Helene e Milton.

INDAGINE IN CORSO SU FUNZIONARIA FEMA

Dopo che era scoppiato il caso venerdì, la CNN aveva fatto sapere che la dipendente era stata rimossa dal suo ruolo e che era stata aperta un’indagine sull’accaduto. L’agenzia, dal canto suo, non ha fornito l’identità della lavoratrice, che però è comunque trapelata, assicurando che si tratta di un “caso isolato“. Un portavoce dell’agenzia venerdì ha fatto sapere che la dipendente “che ha emesso questa guida non aveva alcuna autorità e non gli è stata data alcuna istruzione di dire alle squadre di evitare queste case“.



A lanciare la notizia era stato il Daily Wire, citando la corrispondenza interna tra la dipendente e la squadra che stava ispezionando le case a Lake Placid, in Florida. Così è emerso che istruiva i soccorritori a “evitare le case che supportano Trump“. L’agenzia sta cercando di capire quante case sono state ignorate dagli addetti ed è stata mandata una nuova squadra nell’area interessata per contattare chi non era stato aiutato in precedenza.

Il portavoce non ha fornito ulteriori informazioni né ha specificato se ci siano altri funzionari coinvolti, ma assicurato che i colleghi della dipendente sono “inorriditi dal fatto che ciò sia avvenuto e quindi hanno intrapreso azioni estreme per correggere la situazione e hanno assicurato che la questione è stata affrontata a tutti i livelli“. Sul caso è intervenuto anche Ron DeSantis, governatore della Florida, il quale ha dato ordine ai funzionari statali di indagare sull’accaduto.