Un’ex assistente sociale dipendente dell’Asl è finita a processo in quanto accusata di peculato, sospettata di aver derubato ben 54 disabili per un valore di oltre 100mila euro. Come scrive il Corriere della Sera, il suo compito era quello di assistere finanziariamente le decine di pazienti disabili sotto tutela dell’Asl, ma secondo la Procura di Torino avrebbe approfittato della sua posizione di modo da svuotare in parte i conti degli stessi pazienti. Valentina Maritano, 40enne ex assistente sociale dell’Asl To1, è così finita a processo assieme al marito Massimo Monterosso, 50 anni.



L’inchiesta era scattata nel 2016 quando ci si accorse che qualcosa non tornava nella gestione contabile dei conti correnti di alcuni disabili: da un primo controllo emersero infatti alcuni prelievi senza giustificazione, di conseguenza gli ispettori decisero di approfondire la questione attraverso un’indagine interna che portò ad alcuni importanti ammanchi su vari conti. In alcuni casi si trattava di somme di poco canto, in altri invece di prelievi fino a migliaia di euro in una volta sola, per arrivare alla ragguardevole cifra di circa 100mila euro.



EX ASSISTENTE SOCIAL ASL A PROCESSO PER PECULATO: L’IMPUTATA NEGA LE ACCUSE

A quel punto era scattata la denuncia ai carabinieri del reparto operativo di Torino, che hanno in seguito ricostruito la vicenda che ha poi portato al licenziamento dell’assistente sociale. La Procura le contesta di essersi impossessata dei soldi dei pazienti disabili fra il 2014 e il 2017, falsificando anche le firme dei dirigenti che avallavano i prelievi bancari.

Secondo quanto si legge nel capo d’imputazione, la donna aveva la «possibilità di operare sui conti correnti degli assistiti», ma necessitava di autorizzazioni, e per questo aveva deciso di falsificare le firme del direttore generale dell’epoca. I soldi venivano poi versati sul conto del marito, anch’egli a processo. Entrambi gli imputati rimandano ogni accusa al mittente, convinti che il processo farà emergere la verità su quanto accaduto.