A Milano gli islamici scendono in piazza contro lo Stato ebraico. Nelle prime ore dell’attacco di Hamas contro Israele – bilancio di mille vittime, centinaia di feriti e di ostaggi  – sono state registrate le prime manifestazioni inneggianti all’Intifada e purtroppo anche i primi episodi di antisemitismo. “Intifada fino alla vittoria”, lo slogan scandito dal presidio convocato di fronte alla Scala, come riportato dal Giornale.



In piazza una serie di sigle palestinesi, in campo per “dimostrare che Milano è con la liberazione della Palestina e con i popoli che lottano contro il dominio coloniale”. Fra gli organizzatori, l’Associazione dei palestinesi in Italia che aveva già organizzato dei corti contro Israele nel 2017, nei quali vennero esaltati i “martiri” con tanto di cori jihadisti e antisemiti.



Ex capo moschee Milano difende Hamas: “Azione legittima”

L’Ucoii ha manifestato dolore e profonda angoscia per quanto accade in Terra Santa e solidarietà alla popolazione civile, senza mai nominare Hamas o Israele. Alcuni esponenti del mondo islamico hanno invece riaffermato l’integrale ostilità a Israele, tanto da difendere le azioni dei miliziani: “Ricordo a tutti, vi piaccia o meno, che le azioni militari dei palestinesi contro le forze di occupazione israeliane godono di piena legittimità secondo il diritto internazionale che garantisce all’occupato il diritto di resistere in armi contro l’occupante”, le parole di Davide Piccardo, a lungo responsabile dei centri islamici milanesi. FdI con il deputato De Corato ha presentato un’interrogazione al ministro Piantedosi, così il capogruppo azzurro De Chirico: “Avremmo voluto organizzare un presidio a Palazzo Marino, ma piazza Della Scala è stata richiesta dai Bds (la sigla pro boicottaggio di Israele, ndr) abbiamo scelto quindi il Memoriale della Shoah, luogo simbolo della nostra città”.

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