Nuove accuse per l’ex Ceo di Abercrombie & Fitch Mike Jeffries, questa volta l’FBI, come ha anticipato la BBC starebbe indagando su presunte violenze sessuali ai danni di almeno 12 ex giovani collaboratori del manager. Dalle denunce delle vittime è emerso che Jeffries e il suo compagno britannico avrebbero ingannato i ragazzi, per la maggior parte aspiranti modelli, attirandoli ad incontri, cene ed eventi in tutto il mondo, con la scusa di offrire la partecipazione a progetti lavorativi per poi molestarli sessualmente.



I due partner erano già stati accusati, all’epoca dell’incarico di Jeffries da Amministratore del gruppo, per episodi di discriminazione, avvenuti nel 2022. In base ai dettagli dell’inchiesta gli agenti dell’FBI specializzati in questo tipo di reati avrebbero convocato 8 potenziali testimoni a comparire per confermare le accuse e procedere emettendo un mandato per crimini sessuali. Tutti i coinvolti nella vicenda, tra cui la procura statunitense e l’avvocato di Jeffries al momento non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito.



Mike Jeffries, ex Ceo Abercrombie & Fitch accusato di abusi sessuali, BBC: “Gestiva rete di sfruttamento giovani con il suo compagno”

Mike Jeffries, ex CEO di Abercrombie & Fitch ed il suo compagno britannico sono accusati di violenza sessuale ed abusi su modelli. Le testimonianze di almeno 8 delle vittime erano state già mostrate in un documentario ufficiale pubblicato dalla BBC. Nel quale venivano raccontati i meccanismi attraverso i quali i due partner attiravano gli aspiranti collaboratori agli eventi internazionali organizzati in hotel di lusso in varie città, tra cui Londra, Parigi, New York e Marrakesh. I giovani modelli venivano chiamati per partecipare ad incontri di lavoro, ma poi venivano invitati ad avere rapporti sessuali con Jeffries, con il suo compagno Smith o tra loro. Secondo l’inchiesta i due avrebbero quindi gestito tra il 2009 ed il 2015, una vasta rete di sfruttamento sessuale di ragazzi.



La BBC ha anche mostrato le prove della colpevolezza del CEO, mostrando biglietti aerei ed inviti, chiamando in causa anche un collaboratore dei partner, ora 70enne che si ritiene fosse l’organizzatore materiale degli eventi. L’uomo, intervistato dall’emittente britannica ha però negato tutto, affermando che i giovani che accettavano di partecipare agli incontri erano ben consapevoli di quello che sarebbe poi accaduto.