Il 29enne ex cestista che a maggio ha aggredito ed ha cercato di stuprare una donna in quel di Milano, ha patteggiato due anni di reclusione ed ha convertito la sospensione condizionale in un provvedimento di espulsione. Come riferisce il sito de Il Giornale, il cittadino americano tornerà presto negli Stati Uniti dove riceverà le cure psichiatriche del caso, chiudendo così la vicenda che era avvenuta in via Washington la scorsa primavera. Per l’accusa, Tochi C.O., il nome del condannato, si trovava in Italia come turista e aveva aggredito una 44enne all’interno della sua abitazione.



Il 29enne aveva cercato di abusarne sessualmente, prima che arrivasse un anziano signore di 94 anni che era riuscito a salvare la vittima: quest’ultimo aveva estratto una pistola e tenuto nel mirino l’ex giocatore di basket fino a che non erano arrivate le forze dell’ordine. A quel punto i carabinieri avevano arrestato il ragazzo per poi trasferirlo nel carcere di San Vittore con le accuse di tentata violenza sessuale, rapina e lesioni.



EX CESTISTA USA ESPULSO, LA SUA GIUSTIFICAZIONE DOPO L’ARRESTO

Una volta fermato, come riportato da La Gazzetta dello Sport, il giovane si era giustificando dicendo: “Pensavo fosse la stazione dei treni. Non ricordo di aver aggredito nessuno, ricordo invece d’essere stato io attaccato”. E ancora: “Sono entrato in un edificio, perché cercavo la stazione ferroviaria, non ero né ubriaco, né altro. Ricordo di essere entrato in un edificio mentre stavo camminando”.

L’accusa di tentata rapina era in seguito caduta, di conseguenza il 29enne ha dovuto difendersi “solo” da tentata violenza sessuale e lesioni. Visto il suo stato mentale era giunto il trasferimento da San Vittore ad una struttura psichiatrica e lo scorso 10 luglio il suo avvocato aveva chiesto un patteggiamento che era stato respinto. Il 14 settembre, invece, il gup Rossana Mongiardo ha trasformato il provvedimento in espulsione, di conseguenza l’ex cestista tornerà a breve oltre oceano. La vittima, invece, è stata risarcita.