A Roma, nel carcere di Rebibbia, un ex detenuto ha cercato di abusare della sua avvocata, praticante, che seguiva il suo caso. Tutto sarebbe avvenuto proprio all’interno delle mura del carcere romano, dal quale l’uomo 43enne aveva appena finito di scontare una condanna per dei precedenti reati. Infatuatosi della legale, ha cercato prima un approccio “convenzionale”, venendo però rifiutato dalla donna ben conscia dei rischi che correva, finendo poi per cercare di stuprarla durante un incontro ufficiale. A raccontare la vicenda dell’avvocata abusata dall’ex carcerato a Roma è il Messaggero, che ha cercato di ricostruire tutti gli antefatti di questa singola vicenda.



Ex detenuto abusa dell’avvocata, arrestato con pantaloni abbassati

L’ex detenuto che ha abusato dell’avvocata che seguiva il suo caso era uscito dal carcere di Rebibbia a Roma da appena 2 settimane quando è avvenuta la vicenda, che risale al 2017. Era in carcere per scontare una pena per reati legati alla droga, quando lo studio legale che lo seguiva decise di affidarlo alla praticante vittima del tentato stupro. Già dai primi colloqui, racconta la donna, l’atteggiamento del pregiudicato le sembrava sospetto, ma decise comunque di continuare a seguire il suo caso.



Dal carcere l’ex detenuto che ha abusato dell’avvocata ha iniziato una fitta corrispondenza di lettere, sotto falso nome, nelle quali arrivò anche a manifestare il suo interesse. La donna, che al’epoca aveva 30 anni, cercò di troncare la storia sul nascere, scrivendo chiaramente che “anche se quello che mi dici da donna mi può far piacere, come tuo avvocato mi mette in profonda difficoltà, non mi fa sentire a mio agio. Se vuoi che continui ad essere il tuo avvocato, devi cambiare atteggiamento“. A quel punto l’avvocata, abusata dall’ex detenuto, decise di presentarsi comunque all’ultimo colloquio con l’assistito, che divenne teatro della violenza. Lui subito cercò di baciarla, appena entrata in sala visite, cercando di alzarle la maglietta. Lei scappa e allerta la guardia penitenziaria, ma al suo ritorno in stanza per recuperare le sue cose, viene chiusa in un angolo dall’ex carcerato. L’intervento della penitenziaria ha evitato il peggio, mentre l’uomo, arrestato con i pantaloni ancora abbassato, si è difeso dicendo che “non sto facendo nulla di male”. Ora dovrà scontare altri due anni in carcere.

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