Storie Italiane ha avuto in collegamento l’ex fidanzata di Rudy Guede, protagonista degli ultimi fatti di cronaca che hanno visto lo stesso Guede, divenuto tristamente noto per l’omicidio di Meredith Kercher, accusato di lesioni proprio verso l’ex: “Lui non mi ha detto subito del passato, l’ho conosciuto al centro studi criminologici – ha spiegato – ci siamo incontrati come due persone normali, lavorava in biblioteca, non sapevo chi fosse anche se lui mi aveva accennato di essere stato invischiato nella vicenda giudiziaria ma non ho approfondito. Poi c’è stato il covid e ci siamo frequentati dopo la pandemia. L’ho saputo dopo che lui era a regime controllato, che aveva un rientro notturno, che avesse degli orari, ma spesso stavamo insieme la sera quindi non sapevo bene che orari avesse”.
E ancora: “Ho notato subito alcuni piccoli atteggiamenti mentre ci conoscevamo, ma lui è iniziato a diventare più violento dopo l’uscita definitiva dallo stato carcerario e c’è stato quindi un crescendo”. All’inizio la ragazza non aveva capito però che questi atteggiamenti di Rudy Guede: “Erano soprattutto manipolatori, le violenze le riconoscevo ma per molto tempo ho perdonato e solo grazie allo psicologo ho capito quanto fossero gravi le violenze”.
EX FIDANZATA RUDY GUEDE: “IL MIO PRIMO AVVOCATO MI DISSE…”
L’ex fidanzata di Rudy Guede ha proseguito: “Poi quando ho deciso di chiudere definitivamente lui è diventato quasi stalkerizzante, si presentava vicino al luogo di lavoro a Grosseto e questo mi ha spaventato ed ho avuto paura. Poi lui mi ha detto che non sarebbe più tornato in carcere e che se io l’avessi denunciato lui si sarebbe suicidato. Ho avuto tanto paura quindi che si facesse del male perchè lui già in carcere aveva tentato di togliersi la vita”.
Tra l’altro quando l’ex fidanzata di Rudy Guede ha esternato la volontà di denunciare, il suo primo avvocato (non è quello attuale): “Mi ha detto che se avessi denunciato i giornali mi avrebbero distrutto, non mi sentivo appoggiata”. L’ex fidanzata ha aggiunto: “Avvicinarsi a lui non è stato ingenuo, ho dato una seconda possibilità a questa persona, l’ho invitato ad andare dallo psicologo ma non avevo armi e questo è stato uno dei motivi per cui lui non ha avuto alcun blocco nelle sue violenze”.