Fabio Donega, ex gendarme del Vaticano, è stato condannato a un anno e otto mesi di carcere con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. Il matrimonio si era trasformato in un lungo calvario per la moglie, tra botte, minacce di morte e insulti. L’ex gendarme del Vaticano, di 45 anni, picchiava ripetutamente la donna, maltrattandola. L’uomo, mercoledì è stato condannato a un anno e otto mesi con l’accusa di maltrattamenti e lesioni. Dai pm Mario Pesci erano stati richiesti due anni e sei mesi. Donega è stato allontanato dalla Gendarmeria del Vaticano quando emersa la vicenda.
I fatti risalgono ai due anni tra il 2016 e il 2017. Appena tre mesi dopo le nozze, quando la vittima ha manifestato il desiderio di avere un figlio, l’uomo ha reagito male, dicendosi perplesso e parlando di limitazione della libertà da parte della donna. Lei, però, ha continuato ad insistere. Così, Donega avrebbe iniziato ad insultarla, dandole della poco di buono e umiliandola. La donna ha cercato di comprendere le sue ragioni, cercando di risolvere con calma la situazione, senza però riuscirci.
Le violenze verso da moglie dal 2016 al 2017
Dopo gli insulti verbali e la violenza psicologica, da parte del gendarme del Vaticano sarebbe arrivata anche la violenza fisica. Nell’agosto del 2016, secondo la procura, l’uomo avrebbe afferrato la moglie per un braccio, iniziandola a prendere a calci e pugni e arrivando persino a minacciarla di morte. Le percosse sono poi diventate ancora più pesanti, tra calci e schiaffi. Il gendarme, accecato dall’ira, avrebbe scagliato la sua rabbia anche contro i mobili di casa.
La donna, ormai esausta, avrebbe deciso di rivolgersi al cappellano della gendarmeria vaticana, don Sergio Pellini, per avere aiuto. L’ultimo episodio di violenza risale all’11 febbraio del 2017. In casa, la donna avrebbe al marito di aiutarla a preparare il pranzo, ma lui l’avrebbe aggredita, sbattendole la testa sulla libreria. A quel punto la donna avrebbe deciso di abbandonare per sempre la casa coniugale, denunciando il marito ai carabinieri.