C’è soddisfazione a seguito dell’accordo firmato con ArcelorMittal, circa il futuro dell’impianto siderurgico ex Ilva. Fra coloro che hanno espresso il proprio parere sulla vicenda, anche il titolare del Mise, il ministro del lavoro e dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli. Intervistato nelle scorse ore dal Tg1, ha commentato: “E’ un preaccordo – le sue parole al telegiornale di Rai Uno – che punta a superare il paradigma di una produzione siderurgica che non è compatibile con l’ambiente, l’accordo prevede l’ingresso dello Stato all’interno di AM Investco, la creazione di una newco che si occuperà della parte delle nuove tecnologie applicate all’impianto, il mantenimento dei livelli occupazionali”. Il punto fondamentale sarà il mantenimento del livello di occupazione, e a riguardo il ministro ha spiegato: “è previsto il mantenimento degli attuali livelli di occupazione” e “si arriverà a produrre 8 milioni di tonnellate di acciaio l’anno, Ma meno di un terzo di questa produzione sarà legata all’utilizzo del carbone”. Patuanelli ha concluso dicendo che “Non si potrà proporre un cambio di piano industriale senza accordo sindacale”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



EX ILVA, ACCORDO ARCELORMITTAL-COMMISSARI: CRITICHE DAI SINDACATI

Come vi abbiamo raccontato, ArcelorMittal e i commissari hanno raggiunto l’intesa in extremis sull’ex Ilva. L’accordo prevede la possibilità di rivedere il contratto entro il 31 gennaio 2020, soddisfazione tra le parti ma c’è chi storce il naso. Come riporta Repubblica, i sindacati non hanno lesinato critiche. Tra i più netti Rocco Palombella, segretario Uilm: «Non conosciamo ancora i contenuti dell’accordo raggiunto tra l’amministrazione straordinaria e ArcelorMittal. E’ stato un percorso inedito e di un’inaudita gravità che non ha visto il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. Sarebbe intollerabile scoprire, dopo la pubblicazione del documento, che ci sia stata un’intesa che rende superflua la trattativa con le organizzazioni sindacali, così come accaduto con il governo Gentiloni». Così, invece, la segretaria generale Fiom Francesca Re David: «Non siamo disponibili ad una trattativa a tempo ancor più se sul tavolo c’è la spada di Damocle dei licenziamenti. Un negoziato non si avvia con una data di scadenza». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

EX ILVA, FIRMATO ACCORDO COMMISSARI-ARCELORMITTAL

Torna un lieve orizzonte “sereno” per l’ex Ilva, almeno sul fronte industriale: al Tribunale di Milano è stato firmato poco prima di mezzogiorno l’accordo di massima tra i commissari straordinari del sito siderurgico di Taranto e i legali rappresentanti di ArcelorMittal col quale si impegnano di ridiscutere la trattativa della ristrutturazione del contratto originario di affitto e vendita degli stabilimenti. Dentro l’accordo, i commissari hanno “strappato” anche l’inserimento dell’operazione finanziaria di rilancio del polo di Taranto: secondo una breve nota di ArcelorMittal però «si limita a indicare le basi per una futura negoziazione che si svolgerà fino al 31 gennaio». Per questo “lieve” il sereno attorno all’ex Ilva, dato che Mittal non intende ancora ritornare sui propri passi dopo l’annuncio di voler uscire dal contratto di affitto siglato nel 2018: presenti in Tribunale questa mattina oltre ai tre commissari e ai vari rispettivi legali anche l’amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli. L’intesa è arrivata in extremis dato che proprio oggi era prevista l’udienza del Tribunale milanese in merito alla scadenza ultima per la possibilità di ri-fissare la negoziazione tra le due parti in “lotta”. Poco dopo le ore 12.30 è giunta anche la decisione del Tribunale di Milano: la causa è rinviata al 7 febbraio prossimo, proprio in virtù dell’accordo di massima sull’impegno a rinegoziare i termini del contratto tra Mittal e Governo.

EX ILVA, COSA SUCCEDE ADESSO DOPO L’ACCORDO FIRMATO

«Chiederemo un rinvio congiunto e il tribunale accoglierà sicuramente questa richiesta di rinvio perché formulata da entrambe le parti sulla base di questo accordo che si sta per firmare. Da oggi alla nuova udienza che fisserà il Tribunale non succederà nulla», spiega il legale di ArcelorMittal in una nota stampa, nel tentativo di spiegare cosa potrebbe succedere da ora fino al prossimo 31 gennaio. Quanto avvenuto oggi ha il senso di fissare i termini di un tavolo che dovrà evitare nel prossimo mese la disputa giudiziaria tra le due parti: impegno della multinazionale nello stabilimento per il futuro e risoluzione, una volta per tutte, della disputa su esuberi e piano industriale. I tre commissari dell’ex Ilva Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo, autorizzati direttamente dal ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, hanno spiegato al termine della firma trovata in extremis «Siamo soddisfatti, E’ stato firmato un accordo nell’interesse del Paese». Nelle quattro pagine (scritte in inglese) dell’accordo tra i commissari straordinari dell’ex Ilva e Arcelor Mittal, le parti sottoscrivono – secondo quanto riporta una fonte legale a Repubblica – «un impegno per elaborare un nuovo piano industriale per l’ex Ilva».