E’ stata aperta una seconda inchiesta in merito all’addio di ArcelorMittal all’ex Ilva. Dopo l’indagine in corso da parte della magistratura milanese, al momento contro ignoti e senza alcun ipotesi di reato, anche il tribunale di Taranto si è mosso. Come riferisce l’edizione online di Repubblica, il filone pugliese di indagine riguarda la distruzione dei mezzi di produzione con danno per l’economia nazionale, iniziata a seguito della denuncia presentata nella mattinata di ieri da parte dei commissari straordinari al Procuratore della Repubblica Carlo Maria Capristo e al procuratore aggiunto Maurizio Carbone. Quella che inizierà domani si prospetta quindi come una settimana caldissima sul fronte ex Ilva, visto che lunedì i pm milanesi e i commissari si incontreranno per fare il punto della situazione e decidere come procedere, mentre nei prossimi giorni gli inquirenti tarantini convocheranno una serie di testimoni per fare luce sull’accaduto.
EX ILVA, PM TARANTO INDAGANO SU ARCELORMITTAL: NUOVO INCONTRO A PALAZZO CHIGI?
Per quanto riguarda il filone di indagine di Taranto, si ipotizza, scrive sempre Repubblica, una violazione dell’art 499 del codice penale, ritenendo che il gruppo ArceloMittal abbia abbassato la produzione degli impianti e ridotto il loro calore, causando un grave danno agli impianti stessi nonché di conseguenza all’economia italiana. Nel frattempo il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, sta lavorando senza sosta su più fronti, per provare a trovare una soluzione che eviti lo spegnimento degli altiforni, spegnimento già programmato dal gruppo franco-indiano per il prossimo mese, e che lascerebbe a piedi più di diecimila operai. Al lavoro anche il ministro dello sviluppo economico Patuanelli, in contatto con i commissari nonché con i vertici di AM. Possibile che questi ultimi possano presentarsi a Palazzo Chigi all’inizio della prossima settimana, anche se a riguardo non vi è ancora l’ufficialità, mentre è certo che si terrà un cdm straordinario fra mercoledì e giovedì per affrontare appunto la questione Ilva. Il nocciolo del dibattito resta comunque lo scudo penale, che sta spaccando l’esecutivo.