Spiacevole disavventura capitata all’ex ministro Pagliarini: è stato derubato a Milano del suo pc. «Sono tornato a casa mia a Milano per la dichiarazione dei redditi, sono sceso dall’auto e ho aperto il portone di casa, quando sono tornato i miei averi erano spariti», ha raccontato l’ex esponente leghista al Bilancio del primo governo Berlusconi, ai microfoni dell’agenzia Ansa, in passato anche senatore e assessore del Comune di Milano. Pagliarini era rientrato a Milano dalla Liguria, dove si era trasferito a seguito della morte della moglie Sonia, e dopo un momento di disattenzione dalla sua auto sono sparite le borse con dentro dei documenti e ben tre pc.



A quel punto l’ex ministro si è presentato presso il commissariato di polizia per sporgere denuncia, ma appena uscito dall’ufficio è riuscito a localizzare uno dei portatili rubati attraverso l’applicazione apposita installata su smartphone. Pagliarini ha quindi comunicato il tutto agli agenti, «Mi hanno detto di non poterci fare nulla – ha spiegato l’ex ministro – e che sarei dovuto andare io e che, una volta individuato l’indirizzo preciso, avrei dovuto chiamare nuovamente il 112».



EX MINISTRO PAGLIARINI DERUBATO A MILANO: “SONO RIMASTO DAVVERO STUPITO”

L’ex esponente leghista ha quindi seguito l’indicazione raggiungendo una zona periferica della città attorno alle ore 23:00 tramite il segnale del gps. Ha poi richiamato il 112, facendo intervenire i carabinieri «ma purtroppo a quel punto i ladri avevano già spento i dispositivi. Sono rimasto davvero stupito della reazione alla prima chiamata — conclude Pagliarini —, mandare me invece di andarci loro, sinceramente, lo trovo inaccettabile».

Dalla questura, si legge ancora sul quotidiano di via Solferino, hanno fatto sapere che la presenza della vittima sul luogo del furto è fondamentale, in quanto serve a verificare che l’indirizzo in cui si procede sia quello giusto, e soprattutto per identificare a precisione l’oggetto rubato, per questo la procedura prevede che sia il diretto interessato a chiamare il 112 e a recarsi sul posto, in attesa poi dell’arrivo degli agenti.