Totò Martello, ex sindaco di Lampedusa, nel 2022 ha lasciato il posto da primo cittadino a Filippo Mannino, esponente del centrodestra. Al porto, mentre guarda arrivare l’ennesima nave della Guardia Costiera, colma di migranti, racconta a La Nazione: “È strapiena, saranno almeno quattrocento. Allucinante. Lampedusa è diventata piena come un uovo, e di turisti se ne vedono sempre meno. L’hotspot è al collasso, ma nessuno dice nulla, nessuno fa nulla”.



L’ex primo cittadino, che ormai è capogruppo di opposizione, è in perenne polemica con il nuovo sindaco: “Sta zitto perché gli hanno promesso nel 2024 di ripianare il deficit comunale”, spiega. Nel frattempo l’Italia lavora ad una misura per regolare la situazione migranti: Giorgia Meloni, è volata in Tunisia insieme alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese, Mark Rutte. I tre hanno firmato il Memorandum d’intesa con il presidente Kais Saied. Martello non crede, però, ad una svolta: “Secondo me non succederà nulla”.



Martello: “Bloccare i flussi migranti è utopia”

Secondo Totò Martello, ex sindaco di Lampedusa, non ci saranno cambiamenti pur firmando un’intesa con la Tunisia: “Bloccare i flussi di migranti che arrivano sull’isola di Lampedusa è un’utopia. I tunisini intascheranno i milioni messi a disposizione dall’Europa e dopo le cose continueranno come prima. Molto probabilmente bloccheranno le partenze dalle parti di Sfax, ma come è sempre avvenuto il corridoio per imbarcare i migranti si sposterà altrove, in Algeria o in Libia. La verità è che è sbagliato l’approccio dell’Europa nei confronti delle migrazioni”.



L’errore, secondo Martello, è che “L’Europa tratta questo problema solo dal punto di vista economico, pensa che con i soldi possa risolvere tutto. È come fronteggiare le onde di un oceano con il bancomat. Allora bisogna ripartire ripristinando e incrementando i flussi regolari, evitando così a migliaia di disperati di imbarcarsi su mezzi di fortuna che hanno trasformato il Canale di Sicilia in un cimitero. E coinvolgere i Paesi del Mediterraneo, europei ed arabi, in un grande patto di responsabilità. Saied si sta comportando come ha fatto per decenni Gheddafi, il quale non aveva bloccato le migrazioni dal Magreb o dal Sahel ma le aveva distillato un tanto alla volta, a poco a poco, per garantirsi i soldi promessi. Saied, fino a quando avrà le risorse, bloccherà i migranti ai confini della Tunisia. Questo funzionerà per qualche tempo, fino a quando non si troveranno altre rotte”.

Martello: “Il blocco navale? Solo propaganda”

Circa 10mila migranti sono sbarcati sulle coste italiane nella prima metà del mese di luglio, più di 75mila dall’inizio dell’anno. Secondo l’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello, “Si capiva che il ventilato blocco navale era solo propaganda. La verità è che i blocchi navali ci sono, ma sono quelli creati dalle carcasse delle barche dei migranti che ormai affiorano a pelo d’acqua e costituiscono un vero pericolo per i pescatori di Lampedusa. Due o trecento imbarcazioni, abbandonate dai soccorritori, che semigalleggiano costituendo un vero rischio per la navigazione. E quelle affondate rappresentano un problema per la pesca a strascico”.