Italia: l’export record di merci da 625 miliardi

Recentemente l’Istat e l’Eurostat hanno pubblicato i dati sulle vendite dei vari mercati europei, sull’import e sull’export di merci, tracciando un disegno positivo per l’Italia e il Made in Italy, che nel corso dell’anno passato ha visto un’importante crescita sotto quasi tutti i punti di vista. A riportare le tendenze è il Sole 24 Ore, che tuttavia avverte che si tratta ancora di misurazioni effettuate sui valori correnti, soggetti a possibili mutamenti nei prossimi giorni.



Anche se sono dati parziali, però, il quadro generale non cambia e disegna per l’Italia e il Made in Italy una situazione, almeno dal punto di vista dell’export, migliore rispetto ai nostri principali partner commerciali, soprattutto Francia e Germania. Facendo un passo indietro, però, i dati di cui parla il Sole 24 Ore segnano un vero e proprio record per le vendite di merci italiane, che nel 2022 hanno toccato i 625 miliardi di euro complessivi, oltre 100 miliardi in più del dato del 2021. L’export del Made in Italy ha registrato 14 mesi consecutivi di positivo, seppur a dicembre ci sia stata una leggera contrazione.



Export: il confronto con Francia e Germania

Il dato sul Made in Italy e sull’export di merci sembra, insomma, rassicurante dal punto di vista dell’economia italiana, che nonostante il difficile 2022 ha dimostrato una buona tenuta, ed anche un crescita piuttosto positiva. E proprio dal punto di vista della crescita, stimata al 20% per il Made in Italy, l’Italia è riuscita a superare anche alcuni tra i partner commerciali europei, pur rimanendo al di sotto della Spagna.

Scendendo nel dettaglio dei dati sulla crescita dell’export dei paesi europei, il 20% italiano è ben 1,4 punti percentuali sopra a quello registrato in Francia (18,6%, pari ad una differenza di circa 40 miliardi di euro). Ben più drammatica, invece, è l’immagine che restituisce la Germania, che nel 2022 ha avuto una crescita appena del 13,7%, anche dovuto soprattutto alla crisi delle supply chain del settore chimico e di quello automobilistico, due tra i principali punti a favore dell’export tedesco. Il 20% italiano, inoltre, si conferma anche dal punto di vista delle crescite nelle vendite di merci Made in Italy anche nei mercati extra europei.