Quali sono le opere musicali e sinfonie composte più famose di Ezio Bosso?
Sono tante le sinfonie e le opere musicali composte da Ezio Bosso. Il grande maestro, nel corso della sua carriera, ha composte musiche che resteranno nella storia della musica internazionale. Sono tante le composizioni per l’orchestra che il maestro Bosso ha creato dando vita a delle proprie magie. Tra tutte le sue opere, tuttavia, meritano di essere ricordate con una luce particolare cinque composizioni. “Following a bird”, singolo di punta dell’album “The 12th Room” (2015, primo lavoro da solista), è considerata una perla della musica. Con questa composizione, il maestro Ezio Bosso si esibì sul palco del Teatro Ariston durante il Festival di Sanremo conquistando il grande pubblico. Da brividi anche Al chiaro di luna – Ludwig van Beethoven con cui riuscì a portare la musica classica in tv lasciando un segno indelebile nel cuore dei telespettatori. In Yoor Black Eyes Bosso ha dato vita ad una struggente poesia della pioggia dove le lacrime lasciano gradualmente spazio alle lacrime della pioggia che lasciano il segno sulle pareti fino a scomparire del tutto. E ancora: The mind on the (Re)Wind, Speed Limit, A Night Ride. Indimenticabili, inoltre, le musiche nate dalla collaborazione con Gabriele Salvatores per cui compose la colonna sonora di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del più recente Il ragazzo invisibile (aggiornamento di Stella Dibenedetto).
Cos’è successo a Sanremo con Spinoza?
“È davvero commovente vedere come anche una persona con una grave disabilità possa avere una pettinatura da c******e”. Questa la battuta comparsa sul profilo Twitter satirico ‘Spinoza Live’ il 10 febbraio 2016, durante la trasmissione della seconda puntata del Festival di Sanremo che vide ospite il compianto Ezio Bosso. La battuta – volgare e non proprio politically correct – fu al centro di un ‘caso’ che a oggi riemerge non tanto in termini polemici, quanto piuttosto col pretesto di esaltare un’altra qualità positiva dell’artista scomparso. Oltre che un virtuoso della musica, infatti, Bosso è stato anche un discreto umorista. E anziché reagire in malo modo, in quell’occasione, lui la prese con filosofia e quasi quasi stette al gioco. La sua replica-giustificazione bastò a disarmare l’autore del tweet più e meglio di mille riprovazioni: “Quello perché cerco di pettinarmi da solo”, scrisse. Insomma, dopo aver conquistato tutti in televisione, Bosso ripetè il successo anche in rete, dove in brevissimo tempo fece incetta di reazioni positive. (agg. di Rossella Pastore)
Ezio Bosso aveva figli?
Il grande musicista Ezio Bosso non aveva figli, ma nelle interviste sottolineava che considerava tali i suoi colleghi. «I miei orchestrali sono i miei fratelli, i miei figli», aveva detto al Corriere della Sera. E infatti si preoccupava del loro futuro a causa della crisi per l’emergenza coronavirus. Non aveva figli ma un rapporto straordinario con i più piccoli. Con le sue lezioni infatti trasmetteva loro la sua passione per la musica. In un’intervista a Vanity Fair raccontò che a Palazzo Barolo, a Torino, faceva due volte l’anno lezione gratuita di pianoforte per tutti. «Vengono bambini, quartetti, professionisti. Le mie lezioni sono strane, spesso faccio cominciare un bambino perché osservare e ascoltare una persona che comincia con la musica spiega più cose di mille professori messi insieme». In quell’occasione spiegò che la cosa più importante che la musica insegna è ascoltare.
Frasi di Ezio Bosso celebri
La musica era la forma di espressione preferita da Ezio Bosso, che però ha lasciato il segno anche con le sue parole. Celebri e significative sono le frasi che hanno colpito i suoi fan. «La musica è una fortuna ed è la nostra vera terapia». Molte delle sue frasi celebri sono legate al suo grande amore, la musica appunto. «La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi». «La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme», questa una delle più apprezzate e che in queste ore circola sui social. Insieme a questa: «La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare». E poi «Il tempo è un pozzo nero. E la magia che abbiamo in mano noi musicisti è quella di stare nel tempo, di dilatare il tempo, di rubare il tempo. E la musica, tra le tante cose belle che offre, ha la caratteristica di essere non un prodotto commerciale, ma tempo condiviso. E quindi in questo senso il tempo come noi lo intendiamo non esiste più». E sulla sua condizione: «Ho smesso di domandarmi perché. Ogni problema è un’opportunità». Sempre riguardo la malattia: «Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono».
«Noi uomini tendiamo a dare per scontate le cose belle. La vita è fatta di dodici stanze: nell’ultima, che non è l’ultima, perché è quella in cui si cambia, ricordiamo la prima. Quando nasciamo non la possiamo ricordare, perché non possiamo ancora ricordare, ma lì la ricordiamo, e siamo pronti a ricominciare e quindi siamo liberi», disse invece nel 2016 dal palco dell’Ariston, in occasione della sua esibizione al Festival di Sanremo in qualità di ospite. Ezio Bosso stregò e commosse il pubblico dell’Ariston con il brano “Following a bird”.
Qual è l’ultima intervista di Ezio Bosso?
L’ultima intervista di Ezio Bosso è andata in onda pochi giorni fa a Rainews24. «La musica è un bisogno primario dell’uomo. E va trattata come tale», aveva detto il pianista. A proposito della crisi per l’emergenza coronavirus aveva aggiunto: «Per far ripartire la musica non ci vuole molto. Ma è necessario un progetto che parta dalla consapevolezza che stiamo parlando di un bisogno primario dell’uomo. Capito questo, il modo si trova». Ma celebre è l’intervista di Propaganda Live dello scorso 10 aprile. «Come va? per me è una domanda di per sé complessa, alla quale non rispondo mai. Penso piuttosto a come va agli altri, al mio Paese, ai miei amici musicisti… penso piuttosto a sognare domani», disse a Zoro. Si augurava che questa condizione eccezionale, l’emergenza coronavirus, potesse terminare quanto prima. L’intervista si concluse con una clip di saluto alla Europe Philharmonic Opera, a cui aveva dedicato un ricordo su Facebook. Quel video non commosse solo Ezio Bosso, ma anche i telespettatori.
Chi è la fidanzata di Ezio Bosso?
Sempre riservato riguardo la sua vita privata, Ezio Bosso ha parlato in rare occasioni della sua vita sentimentale e quindi di una fidanzata. «Sono stato a lungo molto imbarazzato di questo mio nuovo corpo, e altrettanto a lungo ho negato l’amore», raccontava il pianista in un’intervista a Vanity Fair. Preferiva parlare dell’amore anziché viverlo. «Poi quest’anno ho incontrato una persona, non so cosa sarà, ma è caduta anche quella rete», aggiunse. Era il 2016 e di quella donna non ha mai fatto il nome. Nonostante la sua riservatezza, non è mancato il gossip: secondo alcuni rumors, ad esempio, avrebbe avuto una relazione con Alba Parietti, ma questa voce non era mai stata confermata.
Chi è la moglie di Ezio Bosso?
In passato Ezio Bosso era stato legato sentimentalmente ad un’altra donna, di nome Anna Maria, che ha poi rivestito il ruolo di assistente. Un amore importante, visto che è la donna che ha sposato. La citò sempre nel 2016 in un’intervista a Io Donna. Parlando della sua malattia disse: «Ho dovuto ricominciare da zero: esercizi per parlare, per muovere le dita… Ancora oggi è così. Devo ringraziare mio fratello, la mia ex moglie (ora mia assistente), gli amici più cari, Claudio Abbado».
Come è morto Ezio Bosso?
Sono pochi i dettagli in merito alla morte del pianista, sopraggiunta il 15 maggio 2020. «Le sue funzioni vitali erano compromesse dalla malattia neurovegetativa», ha spiegato agorà annunciando la sua morte. La famiglia del musicista ha poi rilasciato una nota ufficiale spiegando che è morto «a causa del degenerare delle patologie che lo affliggevano da anni». A tal proposto hanno chiesto il massimo rispetto per la privacy in questo momento difficile. E hanno precisato che «le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata».
Come si chiama la malattia di Ezio Bosso?
Sulla malattia di Ezio Bosso si è fatta spesso tanta confusione. Questo perché inizialmente è stata associata alla Sla, ma in realtà con la sclerosi laterale amiotrofica ha in comune solo gli effetti sul corpo. Il pianista soffriva di una malattia neurologica degenerativa, ma non ha mai specificato il nome. Si tratta comunque di una sindrome neurovegetativa. Una malattia terribile che imprigiona talento e anima nel corpo. Gli fu diagnosticata nel 2011 dopo un intervento per un cancro al cervello. Qualcuno ha ipotizzato una malattia autoimmune, come la neuropatia motoria multifocale che colpisce i nervi motori, da cui vengono trasmessi i segnali del sistema nervoso centrale ai muscoli. I sintomi sono simili a quelli della Sla, come gli spasmi muscolari, poi cominciano i problemi a livello dell’avambraccio e della mano, a volte anche in punti specifici, come il polso e le dita. A tal proposito Ezio Bosso tempo fa ha raccontato che avrebbe spesso di esibirsi in pubblico proprio perché non riusciva più a suonare come prima.
Quali sono le malattie neuro degenerative?
Con l’espressione malattie neurodegenerative (MN) si intendono una serie di patologie che colpiscono in modo particolare i neuroni del cervello umano. Questi sono infatti gli elementi costitutivi del sistema nervoso, e comprendono il cervello e il midollo spinale. I neuroni non si riproducono, quindi se subiscono danni o muoiono non possono essere sostituiti dall’organismo. Tra le malattie neurodegenerative più note ci sono il Parkinson, l’Alzheimer e il morbo di Huntington. Sono malattie debilitanti e non curabili, che causano la degenerazione progressiva e/o la morte delle cellule nervose. Quindi provocano disturbi nel movimento o nel funzionamento mentale. Ma tra le patologie neurodegenerative ci sono anche malattia da prioni, malattie dei motoneuroni (MND), atassia spinocerebellare (SCA) e atrofia muscolare spinale (SMA).